Cercare (e trovare) i nostri gemelli
n Svezia hanno trovato il clone di Leonardo DiCaprio: si chiama Konrad, ha 21 anni ed è identico all’attore alla sua età. E poi Cordelia e Ciara, una irlandese, l’altra inglese: stesso colore dei capelli, corporatura, gocce d’acqua. Va da sé che per prima cosa si sono fatte un selfie.
Perché da Pirandello a Sliding Doors, quello del doppio è un topos battuto, ma coi social diventa reale. Se 600 e più miliardi sono le foto postate ogni anno, le possibilità di ritrovarci negli scatti di un estraneo che rimbalzano sul web sono moltissime. Scopriamo che non siamo unici: c’intriga e ci attanaglia. Il cigno nero esiste. O forse siamo noi.
Così, il sito twinstrangers.net ha guadagnato in pochi mesi 500 mila utenti trovandone i gemelli. Carichi una foto, selezioni i tratti distintivi e poco dopo ecco i responsi. «L’ho incontrata e non riuscivo a crederci», racconta una giornalista all’Independent. «Abbiamo chiacchierato tutto il giorno». In qualche parte del mondo, c’è una che va in giro col tuo viso — sette in tutto, secondo una credenza. E certo, la risposta può anche non piacere, perché ognuno ha di sé una percezione che non è quella degli altri (si bara soprattutto con i nasi — “alla francese”, quando ce l’hai da Peppa Pig). «Non può assolutamente essere me, ha almeno quattro chili in più». Poi la riconosci. Non è quella fossetta, le lentiggini: nei suoi occhi c’è qualcosa. All’improvviso vuoi sapere tutto. Perché mandiamo emoji di melanzane, ma siamo affamati di simbiosi. Di connessione (egotica) con un altro noi, nella speranza che all’affinità fisica ne corrisponda una interiore. «È lei», ti dici, e scatta la più bizzarra sorellanza. Le chiedi l’amicizia. E non risponde, perché a suo dire non le assomigli affatto.
CostanzaRdO