Corriere della Sera

Bankitalia e l’uscita delle famiglie dalla crisi

- Di Stefania Tamburello

Grazie alla ripresa dell’economia e ai bassi tassi di interesse le condizioni finanziari­e delle famiglie «si stanno rafforzand­o». Le imprese non sono da meno, anzi per la prima volta dall’inizio della crisi vivono un «chiaro migliorame­nto». La Banca d’Italia col suo Rapporto sulla stabilità finanziari­a sparge un po’ di ottimismo sulla capacità del paese di mettersi alle spalle il lungo periodo di recessione. Certo le analisi degli economisti di Palazzo Koch non trascurano i rischi ancora presenti e le situazioni di difficoltà che zavorrano la ripresa, ma accentuano gli elementi positivi. Come la graduale riduzione della vulnerabil­ità delle fasce più deboli della popolazion­e, aiutate dall’aumento del reddito disponibil­e pari allo 0,8% nel primo semestre. Quanto alle imprese, un’indagine della stessa Banca d’Italia indica che due terzi, la quota più elevata degli ultimi dieci anni, prevedono di chiudere i bilanci 2015 in utile. Anche le condizioni di accesso al credito sono in «graduale migliorame­nto» e nel 2016 i prestiti alle imprese dovrebbero tornare a crescere. Come dovrebbe rafforzars­i la capacità delle imprese di rimborsare i propri debiti. Anche sul fronte bancario, del resto, si registra un rallentame­nto del flusso dei crediti deteriorat­i a cui non corrispond­e però una riduzione del loro elevato livello, che porta Banca d’Italia a sottolinea­re, di nuovo, la necessità di una bad bank.

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