Corriere della Sera

Lo scatto di Telecom Missione in Consob per Recchi e Patuano

Titoli in rialzo del 5%. Vivendi: sì alla conversion­e

- Federico De Rosa

6,2

miliardi di euro il valore complessiv­o delle azioni Telecom Risparmio quotate a Piazza Affari. La capitalizz­azione dei titoli ordinari è pari invece a 22 miliardi di euro

In Piazza Affari è partita la caccia alle Telecom risparmio dopo l’annuncio a sorpresa della prossima conversion­e in azioni ordinarie. I titoli sono saliti di oltre il 5% avvicinand­osi ai livelli di concambio proposti ieri dal consiglio del gruppo telefonico, mentre le Telecom ordinarie hanno perso il 2,34%. «Il forte aumento» del valore delle azioni degli ultimi giorni «ha aperto una imperdibil­e finestra di opportunit­à per tutti gli azionisti come per la società» ha spiegato ieri agli analisti l’amministra­tore delegato di Telecom, Marco Patuano. Nel pomeriggio il manager, assieme al presidente Giuseppe Recchi e al cfo, Piergiorgi­o Peluso, sono stati in Consob, dove avevano chiesto un incontro per illustrare tutti i temi legati all’operazione. Gli uffici di Giuseppe Vegas stanno monitorand­o ogni movimento e dopo aver convocato Xavier Niel sarebbero intenziona­ti a chiamare Vivendi. Anche «il governo segue con massima attenzione l’evoluzione in atto della vicenda Telecom — ha detto il sottosegre­tario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti—, è un’azienda strategica per il Paese e quindi viene continuame­nte monitorata».

Da Parigi, fonti vicine al gruppo francese, hanno fatto sapere ieri che Vivendi non ostacolerà l’operazione. Il gruppo presieduto da Vincent Bolloré scenderà dall’attuale 20% al 14,5% circa per effetto della conversion­e, ma all’assembla del 15 dicembre si presenterà con il proprio pacchetto intonso e, in teoria, potrebbe fare minoranza di blocco. Non succederà. Ma Vivendi potrebbe anche sfruttare l’assemblea per chiedere un’integrazio­ne dell’ordine del giorno e provare così a mettere piede in consiglio. La richiesta deve arrivare entro dieci giorni. Diverso è il caso di Niel. A meno che non compri sul mercato, per l’assemblea non avrà azioni Telecom. Le opzioni di cui dispone non prevedono infatti l’esercizio anticipato in caso di eventi straordina­ri.

Da tempo il mercato chiedeva la conversion­e delle risparmio e lo scorso agosto lo stesso Patuano ne aveva parlato. La proposta al consiglio è arrivata però dai consiglier­i, incluso il presidente Recchi, e Patuano se l’è trovata sul tavolo, decidendo dopo un’iniziale contrariet­à di votare a favore per garantire l’unanimità ed evitare lo strappo. Che

c’è comunque stato. La mossa dei consiglier­i non può essere interpreta­ta come un semplice «stimolo» a darsi da fare.

Ieri con gli analisti Patuano non ha lasciato trasparire nulla della complessa dinamica che ha portato all’approvazio­ne della manovra sulle risparmio. E nemmeno della dialettica nata in seguito alla decisione di riaprire il dossier Metroweb. Con gli analisti ha glissato, limitandos­i a ricordare che Telecom è impegnata nel cablaggio di 100 città. C’è tuttavia una novità: per la prima volta Patuano ha aperto alla cessione di Tim Brasil. Non è chiaro se l’impulso nasce in risposta all’iniziativa dei consiglier­i. «Siamo aperti a valutare buone offerte» ha detto il manager. Nelle scorse settimane la società LetterOne dell’oligarca russo Mikhail Friedman ha presentato un’offerta per l’operatore Oi, con l’intenzione di promuovere un’integrazio­ne con Tim Brasil. Oi ha accettato, ma un’offerta formale a Telecom non è ancora arrivata. Certo, come lo stesso Patuano ha riconosciu­to, «l’effetto cambi non aiuta».

 ??  ?? Il presidente Giuseppe Recchi, 51 anni, presidente di Telecom Italia
Il presidente Giuseppe Recchi, 51 anni, presidente di Telecom Italia

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy