Corriere della Sera

Allegri crede nella rimonta Lapo: «Basta con l’altalena»

- Filippo Bonsignore

C’è una statistica che rende l’idea delle difficoltà incontrate dalla nuova Juventus, rifondata e ringiovani­ta la scorsa estate, in questa prima porzione di campionato. Dice questo: in 11 giornate, i bianconeri non sono ancora riusciti a vincere due partite di seguito. Come Carpi, Empoli, Frosinone, Genoa, Sampdoria e Udinese. Il dato mal si addice a chi ha ancora velleità di scudetto per questo Massimilia­no Allegri ( foto), piuttosto che alla rimonta, pensa al concreto: «Credo che la cosa più importante sia vincere la seconda gara consecutiv­a». Perché non è ancora accaduto? «Ciò che conta è il campo e la realtà delle cose è che fino a questo momento non ce l’abbiamo fatta» taglia corto il tecnico che, in ogni caso, alla risalita pensa eccome. E così fa sua l’immagine di una Juve alla Valentino Rossi. «In questo momento sì, siamo come lui perché siamo indietro. Vale però ha la possibilit­à di rimontare in una sola gara mentre noi no. Bisogna avere la continuità di farlo in più partite, lungo il campionato». Al Gran premio dello scudetto, quindi, la Juve vuole giocarsi le proprie chance, pur partendo dalle retrovie. Sarà complicato sorpassare chi sta davanti; di certo non sono più ammessi fuori pista. E in campionato la Juve c’è già andata 4 volte (l’anno scorso perse in tutto 3 partite). Anche Lapo Elkann interviene sul tema: «L’importante è che si smetta con l’altalena: è divertente all’asilo, non per la Juve. I giocatori sono uno più forte dell’altro ma da qui alla fine dell’anno devono scalare Cervino, Monte Bianco e Kilimangia­ro». La prima vetta da affrontare è l’Empoli, «una delle squadre più in forma del campionato» assicura Allegri, e in tempi normali l’impegno non avrebbe tolto il sonno. Si va verso un 4-3-3 con Barzagli di nuovo titolare in difesa, Evra in ballottagg­io con Alex Sandro sulla sinistra, Khedira, recuperato in mediana e un tridente con Cuadrado e Dybala (favorito su Mandzukic) a supporto di Morata. In coppa, lo spagnolo aveva fatto arrabbiare Allegri per aver perso alcuni minuti a gara in corso a cambiare i calzettoni. «Gli ho comprato dei calzini: uno rosa, uno bianco e uno nero, a seconda della divisa. Così non li sbaglierà più...».

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