Per il Giubileo Roma vieta i centurioni
Tronca: inopportuni e aggressivi con i turisti. Stop anche a risciò e guide abusive
«Agiscono frequentemente con modalità inopportune, insistenti e talvolta aggressive», dice l’ordinanza del commissario di Roma, Tronca, e si riferisce ai centurioni di Roma. Vietata per il Giubileo «qualsiasi attività che preveda la disponibilità ad essere ritratto come soggetto in abbigliamento storico» contro fenomeni «dannosi e potenzialmente pericolosi». Stop anche a risciò e guide abusive.
Niente più «Marco» e «Antonio» al Colosseo con scudi di plastica e creste sull’elmo, pronti per le foto con giapponesi e americani in cambio anche di dieci o venti euro: «Agiscono frequentemente con modalità inopportune, insistenti e talvolta aggressive» è scritto nell’ordinanza del commissario straordinario di Roma, Francesco Paolo Tronca. Il provvedimento stabilisce il divieto di «qualsiasi attività che preveda la disponibilità a essere ritratto come soggetto in abbigliamento storico in fotografie o filmati dietro corrispettivo in denaro». È il primo dei tre provvedimenti firmati ieri, tutti contro fenomeni «dannosi e potenzialmente pericolosi in occasione del Giubileo straordinario». Limitare il disordine urbano nei posti più frequentati dalle folle di turisti, significa controllare maggiormente il territorio.
La seconda ordinanza è contro i risciò che, moltiplicati da poche unità a un centinaio nell’ultimo anno, dalle zone pedonali dei Fori Imperiali si lanciano nel traffico di piazza Venezia per dirigersi (spesso contromano) in piazza di Spagna e Fontana di Trevi o tra i numerosi bus di corso Vittorio verso San Pietro e il Vaticano. Da oggi c’è «il divieto di svolgere qualunque attività assimilabile al trasporto di persone, con velocipedi
a tre o più ruote, anche a pedalata assistita. Tali veicoli, infatti, potendo essere condotti senza titolo di guida e non soggetti all’obbligo di assicurazione per la responsabilità civile, non dispongono dei requisiti necessari a tutela della sicurezza nella circolazione».
Infine la terza ordinanza stabilisce «il divieto di svolgere in
maniera ambulante l’attività su suolo pubblico di intermediazione e promozione di tour turistici e vendita di biglietti per l’accesso a musei e siti di interesse storico, artistico o culturale, in quanto attività lesive anche dei principi di leale concorrenza commerciale». È lo stop allo sciame di promotori tra cui gli illegali «saltafila» per l’entrata ai Musei Vaticani.
I tre provvedimenti prevedono per i trasgressori una multa di 400 euro e il «sequestro amministrativo del materiale utilizzato dai figuranti» nel caso dei centurioni o la confisca dei beni nel caso di risciò e venditori ambulanti. Le strade interessate sono nell’area archeologica centrale, dal Colosseo a Fontana di Trevi, dal Teatro Marcello alla Basilica di San Giovanni e quella di Santa Maria Maggiore, tutte zone dove i vigili urbani hanno già predisposto interventi, oltre ad essere autorizzati ad estendere il territorio se opportuno.
Dopo la sospensione del bando per la festa di piazza Navona con la richiesta dell’intervento dell’Autorità anticorruzione, arriva così un’altra stretta da parte del commissario Tronca per la legalità e il decoro della Capitale.
Contro i «saltafila» Un altro divieto blocca gli illegali «saltafila» per l’entrata ai Musei Vaticani