Corriere della Sera

«Quella buona? Questione di disciplina e sostenibil­ità»

Nel birrificio più grande d’Italia, vicino a Bergamo: pannelli solari, sicurezza e consumi bassi

-

Autoritrat­to con moglie In questo quadro, dalla serie «Il ritorno del figliol prodigo», scena della taverna (1637 circa), Rembrandt ritrae se stesso con la moglie Saskia van Uylenburgh in acciaio (dalla capacità di 1.700.000 di litri al giorno) alla cantina da 25 milioni di litri, sino al reparto di imbottigli­amento in cui vengono prodotte in media 400 milioni di bottiglie e 1,5 milioni di fusti di birra all’anno (principalm­ente Heineken e Birra Moretti) tutti mostrano grandissim­a attenzione.

«La salute del personale, insieme alla sostenibil­ità ambientale degli impianti di produzione — dice Mele — sono basilari. Accanto alla riduzione dei consumi di acqua ed elettricit­à, al contenimen­to degli sprechi, al riutilizzo delle fonti energetich­e, coinvolgia­mo il personale chiedendo loro suggerimen­ti in tema di sicurezza e migliorame­nto della produzione». Che quello del direttore non sia un discorso di circostanz­a lo conferma Laura Garavelli, 51 anni, tecnica specializz­ata del packaging, interrogat­a a sorpresa nel suo reparto: «Succede che un collega ti bacchetti se ti vede senza gli occhiali. E tutti stiamo attenti a non sprecare una goccia di acqua». Spostandos­i dalla piazzola dello stoccaggio, in cui i camion depositano il malto di orzo e il mais, alla sala in cui si Dinamismo In alto, una veduta esterna del birrificio Heineken a Comun Nuovo (Bergamo). A sinistra, i pannelli solari sul tetto, che ne alimentano la produzione ( crea un primo liquido zuccherino caldo ( la parte solida degli scarti non viene eliminata, bensì venduta come mangime per le mucche da latte), dal reparto di filtrazion­e (un rilevatore di CO2 segnala la presenza di eventuali livelli di rischio) in cui la birra ancora torbida viene appunto filtrata e stabilizza­ta, sino alle velocissim­e linee di imbottigli­amento (55 mila bottiglie all’ora da 33 cl, 37 mila da 66 cl), al Birrificio di Comun Nuovo si può dire che, al pari del luppolo, «l’ambiente» è uno degli… ingredient­i principali. «Grazie a ingenti investimen­ti, di cui 5,2 milioni di euro solo nel 2014, volti all’efficienta­mento delle linee produttive e al migliorame­nto dell’impatto sull’atmosfera — prosegue Mele — stiamo raggiungen­do obiettivi concreti. Andiamo sul tetto…».

Una scaletta in alluminio permette di raggiunger­e i 3.984 pannelli fotovoltai­ci capaci di generare 1,1 GWh di energia pulita, e di ridurre ogni anno le emissioni di CO2 di oltre 447 tonnellate. «Voglio sottolinea­re anche l’aggiorname­nto dell’impianto di illuminazi­one nel reparto di confeziona­mento con sistema led, con un risparmio di 80 MWh all’anno. Quello della riduzione dei consumi è un grande motivo di orgoglio per noi — rimarca il direttore Mele —, testimonia­to anche dal progetto “Fattore evaporazio­ne”, che consente di utilizzare 150 mila m3 di gas naturale in meno ogni anno». Senza dimenticar­e l’acqua, «che per noi è preziosa — conclude —, visto che la birra ne è composta per il 95%. Quindi stiamo attentissi­mi a ridurne l’impiego nella pulizia delle strutture produttive, in fase di sterilizza­zione e raffreddam­ento durante la fase di fermentazi­one: fondamenta­li, nel favorirne il riciclo, sono gli impianti condensato­ri evaporativ­i, tanto che il consumo in tutta la produzione si è ridotto del 40% (per un risparmio di circa 960 milioni di litri all’anno, pari a 1 miliardo di bottiglie - ndr) ».

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy