Fiorentina a caccia del colpo a Basilea Lazio basta un pari, il Napoli in Belgio
Europa League ad alta tensione. Il Napoli, già qualificato e primo nel girone, deve fare i conti con l’ansia che si respira in Belgio per l’allarme anti terrorismo e a Bruges, in uno stadio vuoto e blindato, si prepara a giocare 90 minuti inutili e sfinenti sotto il profilo psicologico. La Lazio, in casa con il Dnipro, finalista lo scorso anno, ha bisogno di un punto per qualificarsi ma Pioli guarda avanti e nonostante il turnover si aspetta una reazione dalla squadra che ha racimolato un punto nelle ultime 4 gare di campionato.
Ma non c’è dubbio che le attenzioni del giovedì europeo siano concentrate sul ritorno di Paulo Sousa al St Jacob Park. La sua Fiorentina è davanti a un bivio: se vince (sarebbe la terza su 3 in trasferta) è quasi ai sedicesimi, se perde finisce sull’orlo del baratro. Importante, per determinare il destino viola, sarà anche il risultato dell’incrocio tra i portoghesi del Belenenses e i polacchi del Lech Poznan. Paulo il ritorno in Svizzera, 5 mesi dopo il divorzio, se lo aspettava meno stressante e non potendo sbagliare ha deciso di mandare in campo i migliori, da Kalinic a Ilicic passando per Bernardeschi con l’eccezione Alonso. Borja Valero, acciaccato, è in dubbio. «Sono emozionato, ma voglio vincere. Non possiamo avere preferenze per una competizione a scapito di un’altra», dice il portoghese alle prese con il caso Suarez, sostituito domenica e non convocato. «È fuori perché in coppa la panchina è corta (7 elementi
ndr) », dice Paulo. È fuori perché ha deluso l’allenatore.