Dall’Ue 1 miliardo per la pesca
Di magnifici «pataccari» la storia dell’arte è piena sin dai tempi in cui Fedro, duemila anni fa, denunciava gli impostori che copiavano le sculture dei grandi maestri greci. Ma Shaun Greenhalgh, inglese di Bolton, uno spazio e non piccolo fra i fuoriclasse del falso può benissimo conquistarselo perché pare che il disegno della Bella Principessa, profilo di una dama alla corte degli Sforza attribuito a Leonardo da Vinci, sia opera della sua innegabile abilità.
Shaun Greenhalgh, signore 54enne, non è di certo un pivello. Pur essendo un raccoglitore di immondizia ha una passione innata per i dipinti e gli oggetti d’antiquariato. Soprattutto per la loro duplicazione, cosa che gli ha consentito di intascare un milione di sterline fra il 1989 e il 2006. Era ancora alle elementari che riuscì a piazzare per 5 sterline alcune sue «creazioni» di presunta epoca vittoriana. Crescendo ha affinato mezzi e conoscenze, gabbando persino il British Museum a cui rifilò un piatto dell’antica Roma e una statua egiziana. Un eccelso «professionista», aiutato da papà George e mamma Olive nel laboratorio del giardino di casa. Fino all’arresto nel 2007 e alla condanna a 4 anni e 6 mesi per frode.
Ma chi pensava che Shaun L’opera Il falsario britannico Shaun Greenhalgh dice di aver dipinto nel 1978 «La Bella Principessa»: il quadro acquistato a un’asta dal collezionista Silverman per 20 mila euro venne poi attribuito a Leonardo da Vinci da Martin Kemp (che gli diede il nome) e quindi valutato 142 milioni
«Un miliardo di euro messo a disposizione dall’Unione europea per rilanciare il settore della pesca». È il risultato ottenuto dal ministero delle Politiche Agricole nella trattativa con Bruxelles e annunciato nel corso di un incontro che si è svolto ieri in Abruzzo. Secondo il sottosegretario Castiglione «si tratta di risorse significative e importanti che serviranno per fare nuovi investimenti per agevolare il ricambio generazionale». Greenhalgh fosse caduto nel limbo del silenzio si sbagliava. Se, a suo modo, era un personaggio prima (il Victoria and Albert Museum gli riservò nel 2010 uno spazio nella mostra sui crimini nell’arte), rischia di sfondare i picchi della celebrità con l’autobiografia nella quale rivela di avere disegnato la « Bella Principessa» nel 1978, di avere alterato sia l’inchiostro sia la carta per rendere credibile la contraffazione, di averla tratteggiata all’incontrario in quanto lui non è mancino come lo era Leonardo, e dulcis in fundo che la stessa «Bella Principessa» non sarebbe altro che Sally la cassiera di una cooperativa di Bolton.
E allora eccoci davanti al classico mistero. Shaun sostiene di avere venduto la sua creazione a un collezionista, Giannino Marchig. E che sia così ci sono le prove. La «Bella Principessa», di mano in mano, è poi andata all’asta di Christie’s a New York (dove un esperto la giudicò una copia del diciannovesimo secolo) e aggiudicata per l’equivalente di 20 mila euro al collezionista canadese Peter Silverman il