Corriere della Sera

Presentato a Londa il calendario Pirelli 2016 Yoko Ono, Serena Williams, Natalia Vodianova «Ecco la qualità delle donne di tutto il mondo»

- DALLA NOSTRA INVIATA Paola Pollo

«È un calendario sulla qualità delle donne di tutto il mondo»: è uno degli speech più corti che la storia ricordi quello del presidente Marco Tronchetti Provera, ma non c’è frase che riassuma meglio il The Cal 2016.

A firmarlo la fotografa americana Annie Leibovitz che ancora oggi, dopo averlo ideato e scattato, si stupisce e ringrazia per tanta libertà d’interpreta­zione. Certo ci sono i muscoli potenti di Serena Williams vestita solo con i pantalonci­ni e le forme burrose di Amy Schumer, cabarettis­ta e attrice americana, in slip ma stop, e comunque due visioni ben lontane dall’immaginari­o collettivo del calendario-uguale-nudi. Poi ecco Yao (Chen, attrice ambasciatr­ice cinese per l’Unhcr), Natalia (Vodianova, modella), Kathleen (Kennedy, presidente di Lucasfilm), Agnes (Gund, presidente del Moma, ritratta con la nipote Sadie Rain HopeGund), Fran (Lebowitz, scrittrice), Mellody (Hobson, filantropa di Chicago), Ava (Duvernay, regista di Sela, la strada per la libertà), Tavi (Gevinson, giovanissi­ma blogger di Style Rookie), Shirin (Neshat, artista iraniana) e ancora Patti Smith e Yoko Ono, sì anche loro, che come tutte si sono stupite più del «niente nudi» che della proposta non indecente. Tutte contattate dalla Leibovitz perché ognuna, nel suo, ha raggiunto traguardi importanti.

«Ogni foto sembra abbinata a quella successiva — riflette ad alta voce la Leibovitz alla presentazi­one ufficiale a Londra — e nell’insieme sembrano un gruppo di sorelle. Immagini genuine che vogliono mostrare le donne per come sono tutti i giorni». Un giorno di scatti e abbracci: «Ancora adesso sono la prima a stupirsi dell’aver avuto carta bianca. Tornare indietro non sarà più possibile».

La platea si divide: non è un calendario solo-per-uomini, è vero. Piace molto alle donne, indubbiame­nte. Dice bene una delle «immortalat­e», Natalia Vodianova, la più bella delle «sorelle» è vero, ma ritratta con un bambino in braccio è solo una madre forte e fiera: «Annie è donna che fiuta le tendenze e oggi la società vuole conoscere tutti i tipi di donne», e questa delle donne di qualità è una tendenza di cui si parla da anni ma che di fatto in certi ambienti (immagini sopratutto) è sempre rimasta un po’ in sospeso.

La Leibovitz è stata brava a spaziare tra età, profession­i e messaggi. Arrivando a commuovers­i quando la giovanissi­ma Tavi confessa che proprio sul set del Pirelli è venuto per lei il momento di un cambiament­o personale molto forte, simbolico, con il taglio di capelli: « The Cal è per pochi — dice senza spocchia ma con la consapevol­ezza di raggiunger­e da sola un universo — ma con la rete arriverà sempre più giovani e quale messaggio di bellezza più vero di questo?». Fra l’altro, ci sarà anche un nuovo sito interament­e dedicato al The Cal 2016 ma anche agli altri calendari: www.pirellical­endar.

A Londra la serata di gala e non mancano le sorprese alla Roundhouse, l’edificio industrial­e tempio del rock negli anni Sessanta: fra gli ottocento ospiti seduti c’è anche Kate Blanchett. Sul palco a cantare Gloria Gaynor e Asaf Avidan. Gli scatti Niente nudo nel Calendario Pirelli 2016, che nella sua quarantatr­eesima edizione è firmato da Annie Leibovitz (che aveva realizzato anche quello del 2000). È stata la fotografa americana a scegliere le protagonis­te: in alto, da sinistra a destra, Amy Schumer (dicembre), Patti Smith (novembre), Yoko Ono (ottobre), Serena Williams (aprile) e Yao Chen (a cui è dedicata la copertina). Le altre protagonis­te sono Natalia Vodianova, Kathleen Kennedy, Agnes Gund con Sadie Rain HopeGund, Fran Lebowitz, Mellody Hobson, Ava Duvernay, Tavi Gevinson, Shirin Neshat

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