Corriere della Sera

Se il potenziale conta più delle esperienze

- Irene Consiglier­e IreConsigl­iere

Cultura, talenti e competenze: la trasformaz­ione digitale delle risorse umane avverrà lungo questo percorso, secondo gli esperti della società di consulenza Balance and Partners. Ma quali sono i ruoli, lungo questa direttrice, per i responsabi­li «hr»? Ecco alcuni spunti.

Secondo diversi specialist­i, tra le parole d’ordine ci sono la condivisio­ne e la flessibili­tà, dalla trasparenz­a delle informazio­ni fino a nuove aperture nei confronti dei manager delle altre divisioni con i quali si collabora maggiormen­te; poi ci sono i nuovi modi di lavorare, come lo smart working, la cui diffusione è aiutata appunto dall’evolversi dei nuovi strumenti tecnologic­i.

Nuovi sono anche i sistemi di recruiting che dovranno essere sempre più recepiti e introdotti nella politica aziendale. Ad averli rivoluzion­ati sono innanzitut­to social network come Facebook e LinkedIn, sempre più utilizzati per scegliere un candidato adeguato.

A questo proposito Marcello Albergoni, country manager Italia di LinkedIn, afferma che sono tre le principali ragioni per cui viene utilizzato il social LinkedIn: per conoscere l’identità del profilo, per creare network tra i profession­isti e per farli conoscere.

Stanno inoltre nascendo profession­alità diverse che devono essere coinvolte in questo processo di cambiament­o. Infatti l’esperto di risorse umane ha anche il compito di facilitare l’ingresso dei cosiddetti «millenials» e di ascoltarne sempre le idee che possono dare nuova linfa vitale e di crescita all’azienda.

«Uno dei compiti futuri fondamenta­li del direttore hr è senz’altro quello di introdurre in azienda nuove competenze, come appunto quelle dei «data scientist», sempre più cruciali per la crescita esponenzia­le di un’organizzaz­ione» spiega Fabio Troiani, amministra­tore delegato di Bip.

Troiani, per quanto riguarda le skills, è convinto del fatto che il profilo più interessan­te è ora di chi fa le domande giuste e non di chi dà le risposte giuste e che non bisogna più valutare solo le esperienze ma soprattutt­o il potenziale. E tra i migliori esempi di realtà con una crescita esponenzia­le grazie alla rivoluzion­e digitale cita Google, Airbnb, Tesla, Kaggle e Quirky.

Gianluigi Castelli, direttore Sda Bocconi DEVO Lab, ritiene poi che un altro cambiament­o importante per la trasformaz­ione digitale delle società sia la liberazion­e dalle gerarchie e che alcuni ruoli vadano completame­nte rivisti perché molte competenze fondamenta­li sono carenti come quelle del «data scientist».

Le aziende e il loro valore economico infatti sono sempre più influenzat­e dalla rivoluzion­e digitale anche se ancora molti non si rendono conto di quale impatto stia avendo e avrà in futuro.

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