Milano Tutta la realtà in 34 documentari Un festival per puntare a cinema e tv
Il mondo si guarda, impara a guardarsi. E lo fa attraverso i documentari. A Milano. Visioni dal mondo. Immagini dalla realtà, è il titolo del festival che dall’11 al 13 dicembre debutterà in tre sale all’Unicredit Pavilion. Con una prospettiva internazionale: un festival dedicato all’indagine e alla narrazione della realtà sociale contemporanea. Tre sezioni: Concorso, Fuori concorso e Omaggio a Rai Cinema. E una serie di eventi speciali, tra masterclass e tavole rotonde.
« Visioni dal mondo nasce dall’incontro di una passione comune per il cinema documentario», spiega Serena Massimi, responsabile Unicredit Pavilion: una passione condivisa con Francesco Bizzarri, ceo della società di produzione Frankieshowbiz (che organizza il festival con Unicredit Pavilion) e direttore generale del festival, e con Fabrizio Grosoli, direttore artistico. Interviene anche la Rai, media partner dell’evento, mentre collaborano l’Istituto Luce-Cinecittà e Doc/It, l’Associazione dei documentaristi italiani. C’è, infine, il patrocinio del ministero dello Sviluppo economico. «Non sarà una rassegna ma un festival di anteprime (24 sui 34 titoli presentati)», sottolinea Bizzarri. «Un’opportunità per
portare a Milano film che in Italia non si vedono spesso e che meritano. Per qualità, valore e piacevolezza». Con l’obiettivo che, dopo il festival, alcuni di questi film possano raggiungere sale cinematografiche e schermi tv.
Fulcro centrale è il concorso rivolto ai giovani cineasti del nostro Paese. «Per questa prima edizione — dice Grosoli — abbiamo pensato di dedicare il
concorso solo a opere italiane inedite». Più di duecento i film presentati. «Una sorpresa — continua Grosoli — ma anche la dimostrazione che c’è una realtà di produzione italiana, spesso indipendente, molto viva». Ne sono stati selezionati dodici: corti, medio e lungometraggi che verranno proiettati durante il festival. Potranno vincere tre premi: il Premio Unicredit Pavilion, assegnato dalla giuria (Monica Maggioni, Ferruccio de Bortoli, Serena Massimi, Marco Bertozzi e Guido Chiesa); il Premio Unicredit Pavilion Giovani attribuito da una giuria di studenti delle facoltà e delle scuole di cinema milanesi; e il Riconoscimento Rai Cinema che prevede l’acquisizione dei diritti televisivi per le reti Rai.
Un concorso che, come sottolinea il titolo della sezione, raccoglie Storie dal mondo contemporaneo, realizzate da cineasti italiani che si spostano da Fukushima alla Sierra Leone, da Cuba al Canada, da Bari alla provincia di Agrigento. Film che narrano di viaggi, fisici o spirituali, o anche concettuali; che parlano, molto, di migrazione, passioni, malattia, di vita e di morte.
Incursioni nel mondo contemporaneo sono anche quelle narrate nella sezione Fuori concorso. «Che tipo di cinema vogliamo farvi vedere? Un cinema — chiude Grosoli — con
l’ambizione di raccontare storie importanti per la nostra vita sociale, movies that matter, e che presenta racconti costruiti sotto forma di film documentari. Con passione». Come The Swedish Theory of Love di Erik Gandini (protagonista di una delle due masterclass) che esplora la società svedese, la più individualista al mondo, con intervista finale al sociologo Zygmunt Bauman. Come La linea sottile di Nina Mimica e Paola Sangiovanni, sulle violenze sessuali nei Paesi in guerra, o la trilogia Esuli di Barbara Cupisti. I «film che contano» raccontano anche l’anno tumultuoso di un gruppo di liceali nella provincia francese che cantano le loro vite ( Chante ton bac d’abord) o seguono un gruppo di simpatici over 80 in viaggio per esibirsi ai mondiali di hip hop a Las Vegas ( Hip Hop-Eration).
Il festival si apre venerdì 11 dicembre con la masterclass (ore 10.20) tenuta da Gianni Amelio. Il regista presenta in anteprima il Secondo libro di Registro di classe, diretto con Cecilia Pagliarani, terminato proprio per essere presentato a Visioni dal mondo. La conclusione sarà domenica 13, tra le stelle, con AstroSamantha. La donna dei record nello spazio, film di Gianluca Cerasola sull’astronauta Samantha Cristoforetti.