Milan, che sofferenza col Crotone Bonaventura e Niang, via la paura

In Coppa Italia passa solo ai supplementari. E Mr Bee trova due partner

Se non ci si avventa su ogni palla, si lascia a casa il carattere e pure l’antigelo per far scorrere le idee si fa una gran fatica anche contro il Crotone (secondo in serie B) che lascia riposare sei titolari. Anzi, a dirla tutta, si fa una terribile figuraccia — che non sarà passata inosservata ad Arcore —, trascinandosi ai supplementari dove risolve una bella punizione del precettato (dalla società) Bonaventura, che, insieme a Montolivo, Sinisa Mihajlovic inizialmente non aveva convocato.

Ma le seconde linee dei calabresi (sostenute da 5 mila tifosi entusiasti) sono evidentemente più motivate delle seconde linee del Milan, che pur dovrebbero voler dimostrare qualcosa, ma chissà perché pensano di potersi permettere di snobbare la Coppa Italia. Il tecnico serbo, nonostante a parole avesse chiara la situazione («Se non si vince è una catastrofe») ci ha messo moltissimo del suo, impegnato come sembra in una perenne sfida al mondo, cambiando tutti gli undici che hanno stravinto contro la Sampdoria e concedendo un giorno di riposo alla vigilia a sei titolari, nonostante la Coppetta sia chiaramente un obiettivo societario. Anzi, se fosse stato per lui avrebbe lasciato a casa Montolivo e Bonaventura, ricomparsi nella lista (e in panchina) su imposizione della società. E costretti entrambi a giocare quando le cose si sono messe male. Bonaventura è entrato assieme a

Lotta dura Non si fanno complimenti tra milanisti e giocatori del Crotone: in questo caso ne fa le spese Philippe Mexès (LaPresse)

Niang, nella ripresa, quando il Crotone ha raggiunto un meritatissimo pareggio con Budimir (Zapata imbarazzante), bravo a rispondere alla rete di Luiz Adriano del 2’ s.t. Montolivo è stata invece la carta dei supplementari, al posto di un José Mauri in versione ectoplasma.

Il gol del brasiliano (il quinto stagionale) sembrava aver messo fine allo psicodramma rossonero dopo 45’ disastrosi in cui il Crotone (schierato da Juric con un 3-4-3 che diventa spesso un 4-4-1-1 secondo i dettami imparati da Gasperini) ha avuto almeno tre occasioni da gol (Torromino deviato da Zapata, De Giorgio, Budimir di testa), contro un unico tiro di Suso ribattuto di piedi dal Cordaz Il tifo incessante dei 5 mila tifosi calabresi, in festa nonostante la sconfitta

Cinquemila tifosi