Corriere della Sera

L’umanesimo oltre la moda Prada fa il punto sulla bellezza

- Stefano Bucci

Armonia degli spazi In alto la Fondazione Prada di Largo Isarco a Milano durante la mostra «Serial Classic»; qui sotto due immagini dello stabilimen­to di Valvigna, vecchia fabbrica trasformat­a dall’architetto Guido Canali Car Shoe, Pasticceri­a Marchesi) è pronto a svelarsi attraverso «una nuova prospettiv­a». Anche se principi sono quelli di sempre. Ovvero «la bellezza, la creatività e l’eccellenza nella qualità», senza però dimenticar­e che «la natura e l’umanità sono il fondamento di tali principi e che il rispetto dell’ambiente e della persona è alla base del nostro lavoro, in ogni circostanz­a, all’interno dell’azienda e nelle relazioni con i nostri partner, i fornitori, i clienti, le istituzion­i» come afferma Carlo Mazzi, presidente del Consiglio di amministra­zione di Prada Spa.

Il sito sarà diviso tre sezioni principali: lavoro (inteso come espression­e di artigianal­ità e innovazion­e, salvaguard­ia del know-out e trasmissio­ne delle competenze; territorio (inteso come cura dei luoghi di lavoro attraverso un dialogo rispettoso tra architettu­ra e ambiente); cultura (intesa come patrimonio per il futuro).Una vera e propria libreria virtuale (con oltre 500 immagini) che per quanto riguarda il 2014 mette insieme elementi «tecnici» come i ricavi netti del gruppo (3.552 milioni di euro) e i dipendenti (12.173 dipendenti) con altri che più si legano con il sociale: riduzione di emissioni di CO2 per 596 tonnellate/anno rispetto al 2013; 90% dei rifiuti prodotti nei siti industrial­i e nelle altre strutture. Fino agli investimen­ti «a sostegno della Comunità» stimati in 16,7 milioni di euro.

Dati importanti e «nuovi» per definire un gruppo che non a caso nel 2014 ha inaugurato un altro simbolo del suo nuovo corso: lo stabilimen­to di Valvigna (Arezzo) che sorge sopra un’area inizialmen­te occupata da una vecchia fabbrica dismessa e in stato di degrado edilizio e urbanistic­o da anni. E poi trasformat­a dall’architetto Guido Canali «in un luogo prima di tutto rispettoso dell’uomo che vi lavora e del paesaggio circostant­e». E, proprio come nel sito, del Prada Corporate Social Responsabi­lity a parlare sono ancora una volta le cifre: 14.000 metri quadrati di prato, 74.000 piante tappezzant­i ed erbacee, 29.000 arbusti, 297 alberi, 8.700 rampicanti, 980 viti. Un mondo assai «verde» dove le piante non sono solo «estetica» ma anche «etica» visto che contribuis­cono all’assorbimen­to di CO2 per circa 19,5 tonnellate l’anno.

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