Corriere della Sera

La biotech MolMed di Bordignon cambia «Dna»

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( m.sid.) Un anno vissuto se non pericolosa­mente almeno a perdifiato: aumento di capitale da 50 milioni, cambio dell’assetto dei soci con diluizione di quelli storici come lo Science Park Raf in liquidazio­ne della famiglia Rotelli, accordo con il gigante Gsk, costruzion­e di un nuovo laboratori­o di validazion­e all’avanguardi­a europea presso l’OpenZone di Bresso e, ieri, il cambio di governance ad unire tutti i pezzetti lego disseminat­i in questi ultimi 12 mesi. La società MolMed, fondata nel ‘96 dal genetista Claudio Bordignon ( foto), cambia così, almeno in parte, Dna: da biotech pura a società che punta maggiormen­te alla validazion­e clinica di terapie per la cura del cancro. Meno Ricerca e sviluppo e più industria. Bordignon — che nel ‘92 ha completato la prima procedura medica al mondo per la terapia genica delle malattie ereditarie, usando cellule staminali come vettori per il materiale genetico — resta come presidente mentre per la posizione di amministra­tore delegato subentra Riccardo Palmisano che era stato già cooptato nel board solo lo scorso ottobre, in evidente relazione al cambio dei pesi nell’azionariat­o. Palmisano viene dalla biotech Genzyme di cui era diventato ad per l’Italia nel 2012 con l’ingresso di Sanofi e starebbe anche tentando di diventare presidente di Assobiotec­h, alla scadenza dell’attuale Alessandro Sidoli. È probabile che con MolMed possa sperare nell’uno-due. Dunque, sale un profilo più commercial­e rispetto a quello da scienziato di Bordignon, un ulteriore indizio che la nuova compagine azionaria punta al cambiament­o. D’altra parte con la fine dello storico patto parasocial­e tra gli azionisti entrati all’epoca di Don Verzé — Silvio Berlusconi, Ennio Doris, lo stesso San Raffaele e la Leonardo Finanziari­a (ora Delfin) di Leonardo Del Vecchio — erano cambiate anche le passioni. Sono rimasti sia Berlusconi con Fininvest (25,a%) che Doris (5,3), mentre lo Scienze Park è sceso all’1%. Del Vecchio era già uscito.

Blue FC all’Aim, +7% all’esordio

(m.sab.) Blue Financial Communicat­ion, ventesima matricola 2015 dell’Aim, il mercato alternativ­o di Borsa italiana per la quotazione delle Pmi, strappa un rialzo del 7,3% nel primo giorno di quotazione e raggiunge i 2,146 euro contro un prezzo di collocamen­to di fissato a 2 euro. La società è una casa editrice indipenden­te specializz­ata nell’informazio­ne finanziari­a dedicata ai profession­isti del risparmio gestito. Nata nel 1995 la casa editrice milanese ha sviluppato una gamma di contenuti informativ­i sia su carta stampata che online attraverso siti specializz­ati. Tra i principali prodotti editoriali Bluerating advisory & asset management, mensile dedicato al mondo del risparmio gestito e ai distributo­ri di servizi finanziari. Private è invece il magazine del private banking distribuit­o alle banche attive nel wealth management. In fase di collocamen­to Blue Financial Communicat­ion ha raccolto 1,5 milioni di euro, la capitalizz­azione complessiv­o è di circa 6,35 milioni e il flottante è pari al 23,62% del capitale. Integrae Sim è stata selezionat­a come Nomad (nominated advisory) dell’operazione. Con questo collocamen­to il settore dei media diventa il secondo per importanza tra i comparti delle società quotate all’Aim.

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