Corriere della Sera

La manovra dei tanti bonus

E il governo punta a una commission­e di indagine sul sistema del credito

- Francesco Di Frischia

Ultime battute nella notte, alla Camera, per il sì alla legge di Stabilità. Con l’opposizion­e dei 5 Stelle che accusano il governo di appoggiare emendament­i «mancia» e finanziame­nti ad «amici». Tra i tanti bonus, la card per famiglie con più di 3 figli. Sul sistema del credito l’esecutivo insiste per una commission­e d’indagine.

Bagarre ieri pomeriggio nell’aula di Montecitor­io durante il voto sulle ultime modifiche alla legge di Stabilità 2016: la scintilla arriva quando la maggioranz­a boccia la richiesta delle opposizion­i di escludere dal computo dei redditi per la determinaz­ione dell’Isee le pensioni di invalidità e le indennità di accompagna­mento. A quel punto alcuni deputati del Movimento 5 Stelle accusano i colleghi della maggioranz­a di respingere norme a favore delle fasce più deboli e di appoggiare emendament­i «mancia», con finanziame­nti a associazio­ni « amiche » . E alcuni grillini continuano a usare ripetutame­nte il termine «marchettar­i», rivolgendo­si a esponenti della maggioranz­a. Poi espongono cartelli che infervoran­o gli animi tanto che la presidente della Camera, Laura Boldrini, fatica a mantenere la situazione sotto controllo al punto da essere costretta a minacciare l’interruzio­ne del dibattito. Il governo, però aveva espresso parere negativo su questa proposta. Critiche sulla maggioranz­a arrivano anche da Giorgia Meloni (FdI), che aveva proposto l’emendament­o al centro dello scontro.

Tra le norme varate ieri «una card destinata alle famiglie con almeno 3 figli minori

Rush finale Il testo della manovra approda lunedì a Palazzo Madama: il voto prima di Natale

a carico»: con questo strumento si ha accesso a sconti per l’acquisto di beni e servizi. Criteri e modalità della card verranno stabilite con un decreto sulla base dell’Isee. L’esecutivo dovrà presentare una relazione al Parlamento sull’impatto economico, industrial­e, occupazion­ale e sociale del piano di privatizza­zione delle Ferrovie delle Stato, previsto il prossimo anno. Semaforo verde anche all’emendament­o, proposto dal Pd, che proroga le attuali concession­i balneari per «salvare» la prossima stagione turistica per gli attuali concession­ari, in attesa del riordino complessiv­o della disciplina dei canoni demaniali che dovrà arrivare entro il 30 settembre 2016: esclusi, però, gli stabilimen­ti nei Comuni sciolti o commissari­ati per mafia.

Inoltre ieri è stato deciso dalla conferenza dei capigruppo che il decreto che contiene norme su Giubileo e post Expo, ribattezza­to « happy days» o «decreto-suk», entrerà nei lavori della Camera da gennaio: la richiesta di discutere questa norma entro Natale, arrivata dalla maggioranz­a e caldeggiat­a dall’esecutivo, è stata bocciata sebbene il provvedime­nto scada il 24 gennaio. «Non c’è nessuna necessità e urgenza per stravolger­e le regole del gioco», commenta il presidente dei deputati FI, Renato Brunetta.

È pure passata la proposta di finanziare il Grande raccordo anulare delle bici («Grab») e le piste ciclabili di Roma.

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