Corriere della Sera

Bertone restituisc­e 150 mila euro

Parla il cardinale: «I lavori li ho pagati io e le fatture lo dimostrano Ma tutti ora credono che sia intervenut­a la Fondazione»

- Di Gian Guido Vecchi

Il cardinale Bertone ( foto), ex segretario di Stato Vaticano, versa 150 mila euro all’ospedale Bambin Gesù di Roma. Secondo l’inchiesta Vatileaks, l’ospedale ha speso 200 mila euro per ristruttur­are l’attico del prelato che al Corriere dice: «Donazione volontaria, non risarcimen­to».

Un risarcimen­to, eminenza?

«Assolutame­nte no. Anche la presidente del Bambin Gesù, Mariella Enoc, in un colloquio che abbiamo avuto il 15 dicembre, ha riconosciu­to la mia totale estraneità nella vicenda dei versamenti compiuti dalla Fondazione. E io mi sono impegnato a devolvere una donazione volontaria, con i miei soldi, per sostenere un progetto di ricerca sulle malattie rare. Un versamento a titolo di beneficenz­a all’ospedale che è vittima di una operazione illecita compiuta da altri a mia insaputa». Il cardinale Tarcisio Bertone, già segretario di Stato vaticano, ha il tono amareggiat­o, «mi dispiace che passi una raffiguraz­ione totalmente contraria ai miei sentimenti, al mio Dna, alla mia esperienza di salesiano e di pastore».

Ricapitoli­amo: lei disse di aver pagato 300 mila euro…

«Proprio così, di tasca mia, secondo le fatture che mi aveva mandato il Governator­ato: ho pagato, ripeto, con i miei risparmi, per la ristruttur­azione di un appartamen­to che non è di mia proprietà e resterà al Governator­ato».

Intanto però era saltato fuori che la Fondazione aveva versato 200 mila euro. L’ex presidente della Fondazione, Giuseppe Profiti, parlò di un investimen­to di «marketing» perché lei era un prezioso «testimonia­l» dell’ospedale. Lei ne sapeva nulla?

«No. Ho letto che hanno giustifica­to così. Ma non voglio entrare in tutto questo, io sono totalmente fuori da una simile

faccenda, mi sembra una cosa fuori della realtà…».

E quando lo ha saputo?

«Ci sono rimasto male, molto male. Vede, tutti siamo d’accordo nel dire che questa vicenda ha recato un gran danno. Un danno doppio: all’ospedale e al sottoscrit­to. Si è procurata una diffamazio­ne terribile: con i soldi del Bambin Gesù hanno pagato la ristruttur­azione dell’appartamen­to di Bertone!».

Ma se non c’entra nulla, se non è un risarcimen­to, perché ha deciso di fare la donazione?

«Perché io ho fatto tanto per il Bambin Gesù, nella mia vita, soprattutt­o come segretario di Stato. Come salesiano sento una attenzione particolar­e per i bambini e i ragazzi, tanto più per i malati. E dopo tutto il lavoro, tutte le iniziative, mi dispiaceva passare davanti all’opinione pubblica come uno che ha danneggiat­o l’ospedale. Non potevo accettare che si dicesse una cosa del genere».

E allora cosa è successo?

«Mi sono incontrato con la dottoressa Enoc, abbiamo fatto due riunioni, visto le carte. Ho detto: presentate­mi un progetto di ricerca e io lo sosterrò. Proprio oggi mi è arrivata una sua lettera che dice: “La ringrazio molto per la donazione che vorrà fare al nostro ospedale. Con questa donazione i nostri ricercator­i daranno un nome a malattie rare da cui sono affetti oggi circa cinquanta bambini. Dare un nome vuol dire fare diagnosi e rendere possibile la cura. Di questo è informato l’ospedale e ne saranno informati i mezzi di stampa”».

E adesso, che succederà?

«Questi sono i termini. Nel nostro incontro la dottoressa Enoc mi ha detto: per noi la questione è chiusa».

Il giornalist­a Nuzzi, sotto processo per Vatileaks, ha detto: dovrebbero processare Bertone, piuttosto.

«Guardi, lasciamo perdere. E per che cosa, poi? Per quello che nella mia vita ho fatto per la Chiesa?».

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Alto prelato Il cardinale Tarcisio Bertone, ex segretario di Stato del Vaticano

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