Corriere della Sera

«Basta complicare la vita a tutti i contribuen­ti Adesso cambieremo»

Ruffini (Equitalia): la riscossion­e? Ora non è comoda per i cittadini

- di Lorenzo Salvia lorenzosal­via

«Di solito mandiamo 300 mila cartelle alla settimana. Tra il 24 dicembre e il 6 gennaio notificher­emo solo quelle in scadenza. Poche migliaia. Tutte le altre slitterann­o a dopo le feste». La chiama «tregua di Natale» Ernesto Maria Ruffini, 46 anni, avvocato che ancora adesso gira per Roma in moto anche se da giugno è amministra­tore delegato di Equitalia, la società pubblica che si occupa di recupero dell’evasione fiscale.

La tregua di solito interrompe una guerra. Allora è vero che Equitalia ha un atteggiame­nto persecutor­io?

«Capisco che rischia di essere vista come Dart Fener, il cattivo di Guerre Stellari».

Forse più di un rischio. A Roma si è ucciso un commercial­ista, aveva un arretrato di 500 mila euro.

«Ho letto che c’è un’indagine in corso, il silenzio è il rispetto assoluto che si deve per il dolore della famiglia di fronte a un evento così drammatico. Immagini lei cosa significhi per tutti noi di Equitalia una simile notizia. Posso solo ribadire a coloro che sono in difficoltà che, nei limiti della legge, porte e uffici di Equitalia sono aperti per ascoltare e trovare percorsi risolutivi. Ricordo che, quando facevo l’avvocato, avevo la sensazione che Equitalia invadesse il Paese con le sue richieste».

E non è così?

«Tra cartelle, avvisi e comunicazi­oni sono stati inviati lo scorso anno 30 milioni di atti. Ma sono debiti che vanno riscossi. Semmai non è stato sempre chiaro che si tratta di somme utili allo sviluppo del Paese. E, come diceva Adam Smith, la riscossion­e deve essere comoda per il debitore».

Adesso non lo è.

«Lo ammetto ma ci stiamo dando da fare. Con le norme già approvate dal governo è stato deciso che la raccomanda­ta può essere sostituita dalla mail certificat­a per le società e i cittadini che lo richiedono. Nei prossimi mesi, direttamen­te dal sito di Equitalia, si potranno saldare i debiti, rateizzarl­i e anche sospendere le riscossion­e. I debiti vanno pagati, ma almeno non complichia­mo la vita ai cittadini».

Riscossion­e L’anno scorso abbiamo riscosso 7,4 miliardi Quest’anno si dovrebbe salire a circa 8 miliardi

Nel 2014 avete riscosso 7,4 miliardi. Quest’anno?

«Dovrebbero essere circa 8. Una somma che basterebbe a coprire per un anno intero gli stipendi lordi di poliziotti e carabinier­i, o con la quale costruire 350 asili. Non siamo contro il cittadino, insomma, ma dalla sua parte».

Le cartelle arrivano quasi sempre ai piccoli contribuen­ti. Ma la vera evasione è altrove, non crede?

«Equitalia riscuote le somme che altri hanno accertato, e noi agiamo per 5 mila enti creditori. Comunque non è vero che sono i piccoli a essere presi di mira. Al momento abbiamo in riscossion­e 30 miliardi di somme rateizzate. Oltre il 55% degli importi supera i 50 mila euro. Non sono piccoli. E spesso le cartelle di importo modesto sono multe che si accumulano, canone Rai. Non evasione, insomma».

La stagione dei blitz è finita, la lotta all’evasione dovrebbe venire dalle banche dati. La densità di italiani è più alta a Montecarlo che in provincia di Milano. Non è un segnale?

«Sì, ma ce ne sono altri che danno quadri diversi. È capitato di chiedere soldi a chi aveva vinto una causa con il Comune per una multa e quei soldi non li doveva pagare più. Integrare le banche dati significa evitare che questo accada».

Da avvocato vinceva gran parte delle cause con Equitalia. Qual era il segreto?

«Ho individuat­o i punti deboli adesso cerco di migliorare la società anche grazie ai suoi dipendenti. Ho fatto un giro nelle nostre sedi per capire e per mettermi a fianco dei colleghi che seguono i cittadini. Procedure e moduli sono troppo complessi. Li stiamo riscrivend­o in modo che possano essere riempiti senza rivolgersi per forza a un avvocato».

Un po’ come gli hacker assunti dalle aziende per usare i loro trucchi.

«(Ride) I miei ex colleghi non saranno contenti».

È stato ridotto l’aggio, il compenso che Equitalia riceve per le somme recuperate. La struttura reggerà?

«Avremo 160 milioni di euro in meno l’anno. Compensere­mo riducendo i costi. E per questo, come deciso insieme al presidente Busa, accorperem­o le tre società che oggi si dividono Nord, Centro e Sud. E poi dovremo compensare con una maggiore riscossion­e».

Riecco il cattivo di Guerre Stellari.

«Ma sono somme dovute, nulla di più. Semmai cercheremo di accorciare i tempi. Anche perché se passano troppi anni non trovi nulla».

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