Parmalat, i risparmiatori «dimenticano» 21 milioni
È il guadagno potenziale di chi non ha ancora esercitato i warrant che scadono a fine dicembre
Ancora pochi giorni e anche l’ultimo tassello finanziario del crac Parmalat, il 31 dicembre, andrà in cantina per sempre: si tratta dei warrant Parmalat, distribuiti agli ex creditori del crac in occasione della quotazione della nuova Parmalat nel 2005. La durata era di dieci anni e, dunque, ci siamo.
Con la scadenza si potrà considerare chiuso ufficialmente anche il concordato con i creditori, dopo che, qualche settimana fa, la Corte di cassazione aveva messo il timbro definitivo sulle ripercussioni giudiziarie della fine dell’impero del latte Uht di Calisto Tanzi in quel lontano Natale 2003. Di warrant, dall’allora commissario Enrico Bondi, ne erano stati previsti 50 milioni come meccanismo per favorire i piccoli risparmiatori: 650 al massimo da consegnare con le prime 650 azioni ricevute al posto delle obbligazioni-carta straccia di Collecchio. Prezzo di conversione in azione: un euro. La corsa alla riscossione era cominciata già dall’inizio dell’anno: appena 6.957 a gennaio, balzo a 1.193.850 a febbraio, 1.977.228 a maggio, 478.631 a giugno, 862.001 a luglio, 275.403 ad agosto, 539.438 a settembre, 940.209 a ottobre e ben 2.650.292 a novembre.
La progressione è evidente. Ma il dato più interessante ancora manca e dovrà essere dato dalla società con i primi giorni di gennaio. Venerdì ne risultavano ancora in Borsa (dunque non esercitati) 15.929.313 per un guadagno potenziale per gli ex creditori Parmalat - dato ancora più interessante - di 21,633 milioni. E’ questa la cifra netta che potrebbero portare a casa gli ultimi risparmiatori semplicemente acquistando per un euro le azioni che in Borsa ieri valevano 2,36 euro (per chi acquista i warrant in Borsa, invece, il guadagno è quasi azzerato dall’arbitraggio). Resta il giallo di questi 21 milioni e rotti di “soldi facili” (merce rarissima di questi tempi) che non verranno per la maggior parte ritirati visto che è improbabile in questi ultimi dieci giorni di passione una copertura, se non in piccola parte, dei 15,9 milioni di warrant in circolazione. Risparmiatori dispersi o disattenti e smemorati? In parte sarà anche così. Alcuni magari scopriranno troppo tardi, a gennaio, che quel facile guadagno è andato sfumato.