Tassi americani e calo del greggio Come investire nel 2016
Aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti, elezioni presidenziali alla Casa Bianca, rallentamento dell’economia cinese, caduta dei prezzi del petrolio. Sono tanti gli elementi di incertezza che andranno a incidere sull’andamento dei mercati finanziari, e quindi sul risparmio delle famiglie, nel corso del 2016. L’anno che sta per iniziare, tuttavia, si apre anche sotto auspici confortanti, con la crescita globale superiore al 3%, il Pil dell’eurozona previsto in rialzo dell’1,6% e l’economia italiana - definitivamente uscita dal tunnel della recessione - in cammino ad un tasso dell’1,3%. Per muoversi con accortezza in questo scenario economico complesso e dominato da forze contrastanti, Corriere Economia in edicola domani, in allegato con il Corriere, analizzerà nell’ultimo numero del 2015 il consuntivo dell’anno che si chiude e le scelte di portafoglio più opportune e sicure per il prossimo venturo. Le azioni, a giudizio dei fund manager e degli strategist di portafoglio, saranno la classe di investimento più redditizia, anche se bisognerà fare i conti con una volatilità dei mercati molto pronunciata. Le grandi banche d’affari internazionali mettono in conto performance a doppia cifra per i principali listini europei. Debole Wall Street. Ancora più grigio lo scenario del reddito fisso, dominato da un ambiente di rendimenti al lumicino. Tra le occasioni più interessanti i bond statunitensi a breve termine, per chi punta su un nuovo apprezzamento del biglietto verde. Infine la liquidità: con l’inflazione rasoterra non perde del tutto il suo appeal e riesce a garantire un parcheggio sicuro remunerato all’1% nel caso dei conti di deposito più allettanti.