Carissimi nemici
Duello a distanza Inter-Juve Mancini: «Adesso 5 vittorie» Allegri: «Loro sono i favoriti»
Le differenze non sono mai trascurabili dettagli, piuttosto tratti marcati di un’accentuata diversità. Folta è la cordata della scalata scudetto, con l’Inter a fissare chiodi con estrema regolarità per arrampicarsi sempre più in alto e il gruppo a tentare di tenere il passo. Fiorentina e Napoli sono lì, con le mani un po’ sbucciate dopo essere state in vetta, ma chi è risalita forte, dopo essere rimasta a lungo a valle, è la Juventus. Mancini l’aveva detto chiaro a luglio: «Hanno perso tre giocatori importanti gli servirà un po’ per assestarsi, bisogna approfittarne » . L’ha fatto partendo forte e sfruttando l’avvio incerto della rivale e andando a razziare soprattutto le province. Contro le medio-piccole ha conquistato 29 dei 36 punti, l’opposto dei bianconeri sciuponi con avversari abbordabili. «Abbiamo perso tanti punti con le piccole, vedi Chievo, Frosinone e Sassuolo», ha sottolineato Allegri con più di una punta di rimpianto.
Napoli, Fiorentina e Roma sono lì con le carte ancora buone per lo scudetto, ma è il vecchio duello tra i carissimi nemici Inter e Juventus a profilarsi come scontro finale.
Mancini non sta comodo nel vestito della favorita, «l’Inter è una 500XL, la Juve una Mercedes station wagon. Hanno fatto fatica all’inizio, però hanno infilato una serie di vittorie importanti e c’è di nuovo sintonia. Le prime tre in classifica saranno Juve, Napoli e Roma o Fiorentina».
Il jingle suona sempre la stessa musica, però l’Inter che stasera affronta la Lazio a San Siro conta 6 punti di vantaggio sui bianconeri, la miglior difesa del campionato con appena 9 reti incassate e ha vinto 6 delle ultime 7 gare. E dopo il k.o. di Napoli ha già battuto Genoa e Udinese, e rischia di bissare il filotto di inizio stagione, quando mise insieme una cinquina da 15 punti. Lazio, Empoli, Sassuolo, Atalanta e Carpi, è il calendario pre-derby di Mancini che spera di fare il pieno e salutare il gruppo. «Sarebbe bello infilare una striscia così, se riesci a battere le medio piccole stai molto in alto. Però nel ritorno abbiamo tutti gli scontri diretti fuori casa e qualcuno va vinto».
Il sogno è infilare una collana di sette preziosi successi, un settebello che oggi vuole calare la Juventus a Modena, contro il Carpi. «Dobbiamo consolidare la posizione e dopo Natale rientrare nel gruppo di testa», evidenzia Allegri, costretto nonostante le 6 vittorie consecutive, a rincorrere. «L’Inter è favorita, ha una rosa importante e Mancini è un allenatore che ha già vinto dei campionati. E non hanno le coppe». Un bel vantaggio alla lunga per i nerazzurri, perché Allegri prevede una volata sfiancante e incerta. «Quello di quest’anno è un campionato che si decide all’ultima o alla penultima giornata».
Dopo quattro stagioni di scudetti in bianco e nero, l’Inter ha colto la possibilità offerta da un inizio a singhiozzo della Juventus e dipinto di nerazzurro la nuova serie A. «Negli anni passati hanno vinto sempre con grandi distacchi, i giocatori nuovi ci hanno messo un po’ per conoscersi » . Mancini zoppica solo nell’andatura (colpa di un menisco operato), non nelle certezze della sua Inter. «È stata una settimana di euforia dilagante, ma non sono preoccupato dal clima di festa». Battere la Lazio vorrebbe dire festeggiare il Natale a quota 39 e non accadeva dall’anno del Triplete e di Mourinho. Tra tante differenze, Allegri e Mancini hanno un punto di vista simile sull’esonero del portoghese («se fai questo mestiere lo metti in conto») e forse un futuro in Inghilterra: il nerazzurro al Chelsea, lo juventino al Manchester United. Sarebbe davvero un duello senza confini.
Mancini Noi siamo come una 500 XL, la Juve è una Mercedes station wagon Dobbiamo fare una striscia vincente
Allegri Abbiamo perso tanti punti con le piccole, consolidiamo la posizione e dopo Natale rientriamo nel gruppo di testa