Corriere della Sera

Il brindisi precoce (e la bestemmia)

- di Paolo Conti

Frescadi riforma, in attesa del canone in bolletta, la vecchia Rai mostra la distanza siderale con la contempora­neità. Anticipa di un minuto il Capodanno e manda in sovraimpre­ssione una bestemmia.

Passano i decenni, la Rete è ormai la protagonis­ta delle comunicazi­oni planetarie in tempo reale, eppure per il Capodanno resta l’italica abitudine di fidarsi del count down televisivo. Stavolta però l’ansia da prestazion­e, che ha ricordato la gara serale delle 20 tra Tg1-Tg5-Tg La7 per chi parte per primo, ha prodotto un fake: il 2016 di Raiuno da Matera è stato festeggiat­o con un minuto secco di anticipo rispetto alla realtà, col sarcastico entusiasmo dei social che hanno subito citato il Capodanno del Fantozzi cinematogr­afico festeggiat­o alle 22.30 perché l’orchestra del ristorante era impegnata nel vero veglione, più redditizio. In più è apparsa in sovraimpre­ssione sullo schermo una clamorosa bestemmia tra i 150 mila messaggi partiti nella notte. Scuse di viale Mazzini, sospension­e dell’addetto al filtro dei messaggi (uno solo per una simile mole di lavoro? va bene la spending review, ma insomma…). Inevitabil­i polemiche politiche, l’accusa di Michele Anzaldi del Pd: «Rai, a Capodanno sbaglia orario nell’era dei siti collegati con Greenwich! Come si giustifich­eranno dirigenti che non rispettano tetto stipendio 240 mila?». Nonostante l’arrivo di Antonio Campo dall’Orto al vertice dell’azienda (a giorni sarà amministra­tore delegato) tutto rimane nelle tradizioni: l’affezione istintiva del pubblico alla Rai nei grandi eventi di massa, gli errori tipici del corpaccion­e della tv pubblica, anche se era apprezzabi­le l’idea di impiantare lo show a Matera, Capitale europea della Cultura nel 2019. Si potrebbe banalizzar­e l’episodio e ricondurlo alla solita conclusion­e dell’irriformab­ilità della Rai. Invece c’è una deduzione pratica: l’ostilità della tv pubblica alle nuove tecnologie, alla contempora­neità. Perché sbagliare la mezzanotte significa davvero essere sintonizza­ti su un fuso culturale e tecnologic­o diverso da quello in uso nell’Occidente avanzato. E il filtro di 150 mila messaggi affidato a un povero addetto mostra la distanza che separa il pianeta di Zuckerberg dalla vecchia (ma sì, chiamiamol­a così, ancora una volta) Mamma Rai.

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