Tregua a Milano, emergenza a Napoli: auto ferme 6 giorni
Dopo 36 giorni consecutivi con lo smog sopra le soglie, e 101 «sforamenti» nel 2015 (contro i 35 concessi dalla legge europea), il leggero vento passato su Milano il 31 dicembre ha ripulito l’aria. Polveri fini (Pm10) rientrate nei limiti anche in altre città del Nord, ma restano in vigore limiti alla circolazione a Roma e partono oggi i 6 giorni di blocco del traffico a Napoli. La prospettiva sul 2016 si apre con una pesante incertezza: il 30 dicembre il ministero dell’Ambiente ha dettato un protocollo che, per contrastare le future emergenze, definisce una serie di azioni meno incisive rispetto a quelle di molti Comuni. Che stanno cercando di rispondere a una domanda chiave: se per contrastare i picchi di smog il ministero propone un piano «centralizzato» più blando di quello «locale», le città dovranno adeguarsi o potranno andare per la propria strada? Milano, dopo 12 giorni sopra le soglie vieta la circolazione a furgoni e auto diesel Euro 3, che rappresentano il 10% dei mezzi in città, ma sono responsabili del 20% delle polveri fini prodotte dal traffico. Lo stesso divieto è «strutturale», per tutto l’inverno, in EmiliaRomagna, ma non è previsto dal protocollo del ministero. Per Milano e altri enti locali, adeguarsi significherebbe retrocedere rispetto alle attuali politiche anti smog. L’Associazione dei Comuni lombardi ha chiesto un chiarimento alla Regione per sapere a quali regole bisognerà fare riferimento quando si presenterà la prossima emergenza Pm10. Tre giorni di blocco del traffico, dal 28 al 30 dicembre, non sono bastati a ridurre l’inquinamento a Milano finché non è arrivato il vento, ma il sindaco Pisapia ieri ha attaccato: «Noi abbiamo fatto tutto il possibile a livello locale. Ora servono interventi del governo».