Perché non rinunciamo al countdown in tv Picco di ascolti per il conto alla rovescia di inizio anno. I sociologi: ci dà sicurezza
successo. «Cos’è? È quel luogo rassicurante che è un po’ il regno dell’ovvio e per questo non ti fa mai sentire sbagliato, ti mette in connessione con tantissime altre persone, ma a differenza del web, continuamente superato da se stesso, certifica quello che stai vivendo». Nel caso specifico, dunque, fa da garante al «countdown» di Capodanno.
Per avere la certezza di partecipare a un simile rito di passaggio, infatti, non basta tenere gli occhi fissi sul proprio orologio: bisogna che qualcuno ufficializzi quel momento, faccia sentire ognuno protagonista attivo della medesima cerimonia collettiva. La tivù ci serve a questo.
«Con Internet abbiamo un rapporto molto individualizzato, ogni rete di riferimento è diversa. La televisione, a un appuntamento come la fine dell’anno, permette di volgere lo sguardo verso lo stesso punto, uguale per tutti. Questo bisogno risponde al nostro bisogno di partecipazione, è una sorta di rito tribale che si ripete davanti allo schermo», spiega il sociologo Giovanni Boccia Artieri, vicedirettore del centro LaRiCA, Laboratorio di Ricerca sulla Comunicazione Avanzata.
Non a caso chi sceglie di trascorrere la sera del 31 dicembre da solo non ha bisogno di un timbro di autenticità. Gli basta se stesso, non deve confrontarsi con nessun altro. Al contrario, in gruppo è necessario un arbitro, un faro che sprigioni la sua luce lampeggiante e faccia da vigile nel traffico del tempo.
I picchi di ascolto sulle reti che hanno trasmesso un programma di intrattenimento in diretta (alle 23.59 su Canale 5 e su Raiuno, alle 23.56 su Retequattro) ci dicono anche che la tanto vituperata tivù generalista non è morta. Il direttore del dipartimento di Comunicazione e ricerca sociale della Sapienza di Roma Mario Morcellini su questo sorride: «Proprio perché così “antica”, la televisione è l’unica al mondo a far coincidere il proprio pubblico con la società, ed è capace di riunirci anche solo per pochi minuti in quella festa strapaesana che è l’attesa dell’anno nuovo».
La festa La televisione è capace di riunirci in una festa strapaesana Il caminetto La tivù è un rassicurante caminetto 2.0, che certifica il tempo
@elvira_serra