Divieti nelle città (e buonsenso) Così calano i feriti causati dai botti
Il rito è rispettato. Maturi padri di famiglia che arrivano in lacrime nelle astanterie, sorreggendo con la mano sana il manone fasciato come un tragico insaccato, in scia il parentado sgomento che pronuncia poche parole affrante: «Che disgrazia, che disgrazia».Varianti al tema: gente con gli occhi bendati, ragazzini con le gambe ustionate, nonni intontiti e assordati. Il Capodanno all’italiana si ripete con rigore svizzero, proponendo ogni volta la sua pirotecnica contabilità: quest’anno, al tempo dei divieti, 190 i feriti, con 660 interventi dei Vigili del fuoco. È sempre deprimente assistere al sangue che scorre e alle falangi che saltano in nome di San Silvestro. Ma ancora non esiste al mondo qualcosa o qualcuno che riesca a spegnere, quanto meno ad arginare, le nostre pulsioni ancestrali nella notte più rumorosa dell’anno. Men che meno i divieti. Puntualmente lasciamo sul campo l’inverosimile tributo all’assurdità. Non si parla di veniali escoriazioni: in diversi casi si parla di amputazioni, stante l’impossibilità del chirurgo di ricomporre lo scempio. Un 53enne di Foggia, un 54enne di Potenza, un 53enne di Roma, un 23enne di Salerno affronteranno il prossimo Capodanno e tutti gli altri Capodanni con una mano sola. Qualcuno ci lascia un paio di dita, ad Andria come a Caserta. E gli occhi, quanti danni agli occhi. Di fronte a un simile scenario, non appare mai eccessivo lo stupore. Impossibile considerare fisiologici, quasi una tradizione del folklore, tanti feriti tra i dinamitardi giulivi. Impossibile accettare il macabro festival di mutilazioni. Come non bastassero gli orrori dell’odio, in giro per il mondo... Eppure. Eppure stavolta possiamo parlare di grande svolta. Capodanno zero. Si segnala una drastica inversione di tendenza: nessun morto, meno feriti (190 contro i 253 di dodici mesi fa). Meno della metà anche gli interventi dei Vigili del fuoco (660 contro 1750). Certo stare qui a esultare perché il Capodanno italiano non seppellisce neppure un morto suona a dir poco imbarazzante. Ma purtroppo i caduti del 31 dicembre fanno parte della nostra storia, perché questo in tante case e in tante piazze è l’incosciente modo d’intendere l’esultanza conviviale. Il bilancio contenuto diventa così la grande novità. Dire che sia solo merito dei divieti appare piuttosto avventato. Piace invece immaginare che stia tornando a fare presa anche un minimo di buonsenso. Sarebbe questo il botto più assordante del Capodanno.