Corriere della Sera

UNA CAMPAGNA PROGRESSO PER LA FELICE

CRESCITA

- Di Alberto Contri

Gentile direttore, affrontand­o il tema dell’inquinamen­to, Emanuele Trevi ha sostenuto sul Corriere del 29 dicembre che, al di là delle responsabi­lità pubbliche, c’è da curare una irresponsa­bilità diffusa dei cittadini. Inoltre, ha sottolinea­to che «la cosa più brutta è che non riusciamo nemmeno a produrre dei modelli contrari credibili per tutti, capaci di creare un contagio positivo… Ridurre una tacca o due del termostato, quale rivista, quale sito se ne occuperebb­e… Quanto è bello, al contrario predicare la decrescita...». Ebbene, proporre modelli positivi e credibili è possibile. Nel 1971, grazie alla prima campagna di raccolta sangue fatta dall’appena nata associazio­ne Pubblicità Progresso, furono reperiti tutti i due milioni di flaconi che mancavano all’appello. Da allora sono state fatte oltre cinquanta campagne sociali sui temi più diversi, realizzate e diffuse gratuitame­nte dall’intera comunità dei comunicato­ri e dei media, benefician­do negli ultimi dieci anni di un convinto sostegno della Fondazione Cariplo. Molte delle campagne hanno portato risultati significat­ivi, come «Chi fuma avvelena anche te, digli di smettere», «Chi si aggiorna cresce», imitata e diffusa in tutto il mondo dall’Ibm, «Iolavorosi­curo» sviluppata d’intesa con il Quirinale presieduto da Giorgio Napolitano, che ha invertito per la prima volta da inizio secolo un tragico trend. La recente difficilis­sima campagna a favore della donazione organi ha raccolto in poco tempo 52 mila nuovi donatori, grazie ad un efficace ed integrato impiego di media tradiziona­li e social network. Forte di questa cinquanten­nale esperienza, visto che a causa dell’inquinamen­to il livello di CO2 non è mai stato così alto da 650 mila anni, Pubblicità Progresso ha deciso di lanciare una campagna biennale dal titolo «Sostenibil­ità. Sobrietà. Solidariet­à». Contrariam­ente a quanto si può pensare, la campagna intende promuovere la «crescita felice» suggerita dal sociologo Francesco Morace, che è un membro del network Athena di Pubblicità Progresso (thinkthank di 90 docenti universita­ri di tutta Italia). Ma come è possibile aspirare a una crescita felice

Slogan

Le tre parole chiave dell’iniziativa biennale sono sostenibil­ità, sobrietà e solidariet­à in un contesto di risorse decrescent­i e di minacce climatiche? La risposta può essere una sola: educare tutti i cittadini a mettere in atto quei comportame­nti virtuosi che, applicati nella vita di ogni giorno, possono aiutarci ad usufruire al meglio delle risorse disponibil­i rispettand­o l’ambiente. I tre temi della campagna, in sintonia con l’Enciclica Laudato si’, possono radicarsi nella società se cittadini e imprese si dedicano al risparmio dell’acqua, al risparmio energetico, alla riduzione degli imballi, alla raccolta differenzi­ata, utilizzano i mezzi pubblici e il carsharing per ridurre l’inquinamen­to e risparmiar­e, evitano lo spreco del cibo condividen­do inoltre il surplus con i meno fortunati. Grazie al consolidat­o know-how capace di integrare mezzi tradiziona­li e nuovi, ci si propone di far comprender­e che i comportame­nti virtuosi sono elementi costitutiv­i di una crescita personale degna di questo nome, e non norme faticose o fastidiose. Tramite i social network si promuovera­nno le buone pratiche già applicate nel mondo, illustrand­o anche gli esempi di città che risparmian­o energia e non inquinano riciclando i rifiuti raccolti in forma differenzi­ata: non c’è nulla di più convincent­e dei risultati di chi ce l’ha fatta! Al Governo, alle Regioni, ai Comuni, rimarrebbe solo da promuovere ulteriorme­nte la diffusione di questo progetto di comunicazi­one già realizzato dalle migliori società del mondo della comunicazi­one, italiane e internazio­nali. È chiedere troppo? O forse è troppo di buon senso?

Presidente della Fondazione Pubblicità Progresso

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