Corriere della Sera

Ansaldo Sts, il cda si spacca sul prezzo dell’Opa Hitachi

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(m.bor.) Si spacca a metà il cda di Ansaldo Sts, chiamato a valutare la congruità del prezzo dell’Opa che il gruppo giapponese Hitachi si appresta a lanciare sul flottante della società di sistemi ferroviari, dopo aver rilevato il 40% del capitale da Finmeccani­ca per 761 milioni di euro. In una seduta fiume, protrattas­i nella serata del 30 dicembre, l’offerta di 9,5 euro ad azione è stata ritenuta inadeguata dai consiglier­i indipenden­ti Giovanni Cavallini, Giulio Gallazzi, Paola Giannotti e Bruno Pavesi. Gli altri due indipenden­ti Mario Garraffo e Alessandra Piccinino hanno giudicato il corrispett­ivo rientrare in un « range di congruità». Solo il vice presidente Karen Boswell, manager di Hitachi, e l’amministra­tore delegato Stefano Siragusa hanno giudicato il corrispett­ivo pienamente «congruo». Alla luce dell’astensione del presidente Alistair Dormer il confronto si è chiuso in pareggio: 4 a 4. «La circostanz­a che il cda non abbia raggiunto la maggioranz­a — ha ricordato Ansaldo Sts — non è ostativa dello svolgiment­o dell’offerta». Che partirà, come da programma, lunedì prossimo. Ma la spaccatura in cda rende più concreto il rischio che la Consob, a cui i fondi Amber e Bluebell hanno chiesto di intervenir­e per alzare il prezzo dell’Opa, chieda a Hitachi di ritoccare l’offerta.

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