Siddi: forse qualcuno è nervoso e ha nostalgia del «nominificio»
( m.gal.) «Sembra che sia crollata l’Italia. Siamo all’iperbole, come spesso accade quando qualcosa riguarda la Rai. C’è un’esagerazione costante, sembra che il male di tutti mali derivi dalla tv pubblica». Franco Siddi, consigliere del cda Rai, replica alle critiche anche in questo modo.
In questo caso l’errore è marchiano, oltre che grave e offensivo per tanti.
«Ma ci mancherebbe, è stata aperta una verifica, se ci sarà da intervenire, anche rimuovendo chi ha fatto l’errore, sarà fatto. Sono state offerte scuse pubbliche. Ma c’è anche da aggiungere che a tutti può capitare di commettere un errore».
Davanti a milioni di italiani forse sarebbe meglio di no.
«Io credo che sulla Rai c’è giustamente un’attesa di cambiamento, ma i cambiamenti non si fanno come al rischiatutto, o piuttosto in un gioco. Ci vuole tempo, si sta lavorando a un progetto, e forse il fatto che a differenza del passato non siano state più fatte un certo tipo di nomine rende molti soggetti nervosi». I parametri Siamo all’iperbole, come spesso accade quando qualcosa riguarda la Rai
A chi si riferisce?
«Sicuramente c’è chi soffre una certa astinenza dal nominificio, c’è la difficoltà a prendere atto che il sistema è cambiato».
Scusi ma cosa c’entra con gli errori di Capodanno?
«C’entra con le polemiche di ieri. Molte, per tanti versi, pretestuose. È vero che la Rai è un po’ un pachiderma, ma per cambiare velocità occorre del tempo. Sarebbe meglio se gli errori o gli incidenti non capitassero, ma sarebbe bello se Chi è Franco Siddi, 62 anni, giornalista, consigliere della Rai da agosto venisse riconosciuto maggiormente quello che di positivo viene fatto. Anche in questa circostanza la Rai ha fatto un serata di Capodanno che ha avuto una testimonianza di affetto molto grande, da parte dei telespettatori. Abbiamo fatto ottimi share sia con il discorso del capo dello Stato che con la serata trasmessa da Matera, purtroppo macchiati da un brutto incidente come quello della bestemmia negli sms».
Se ci sarà da intervenire, anche rimuovendo chi ha fatto l’errore, sarà fatto E ci sono state scuse pubbliche