Corriere della Sera

Ferrari corre senza Fca Dopo Wall Street debutto in Piazza Affari

Renzi atteso in Borsa. Il mercato scommette sui nuovi valori

- Michelange­lo Borrillo @MicBorrill­o © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Da domani la Ferrari inizierà la sua corsa anche in Piazza Affari. Dopo lo sbarco a Wall Street dello scorso 21 ottobre, le azioni del Cavallino rampante debutteran­no anche su quello che si può definire il «circuito» di casa, la Borsa di Milano. Entro oggi, infatti, si consumerà la separazion­e tra Fiat Chrysler Automobile­s e Ferrari che arriva dopo 47 anni di felice connubio: nel 1969 iniziò il processo di assimilazi­one della Ferrari nella Fiat con una quota di partenza del 50%.

Da domani, quindi, le azioni della casa di Maranello viaggerann­o da sole anche a Piazza Affari, così come deliberato dall’assemblea dello scorso 2 dicembre ad Amsterdam. Per l’esordio alla Borsa di Milano, fissato alle 9 del mattino, è prevista anche la presenza del premier Matteo Renzi il primo che, qualche tempo fa, rivelò l’impegno di Fca a quotare la società anche a Piazza Affari. Ovviamente per la cerimonia di avvio delle contrattaz­ioni saranno presenti in Piazza Affari anche i vertici al completo di Ferrari, dall’azionista John Elkann al presidente Sergio Marchionne (che di Fca è chief executive

Il patto con l’erede Exor ha firmato nei giorni scorsi un patto parasocial­e con Piero Ferrari, che ha il 10%

officer), dall’amministra­tore delegato Amedeo Felisa a Piero Ferrari, figlio del fondatore Enzo.

Con la separazion­e delle due società a Exor — la holding quotata della famiglia Agnelli-Elkann — resterà in portafogli­o il 23,5% del capitale di Ferrari. Quota che, però, non metterà in discussion­e il controllo: Ferrari — come del resto Fiat Chrysler Automobile­s — è una società di diritto olandese per la quale vale il meccanismo del voto multiplo per i soci stabili. In definitiva la holding della famiglia Agnelli-Elkann potrà contare sul 33,4% dei voti in Ferrari. Blindati da un patto parasocial­e firmato nei giorni scorsi con Piero Ferrari che ha in portafogli­o il 10% del capitale e il 15,4% dei diritti di voto.

Nell’ambito della separazion­e tra le due società agli azionisti di Fca andranno una azione ordinaria Ferrari ogni dieci azioni ordinarie Fca e una azione a voto speciale Ferrari ogni dieci azioni a voto speciale Fca. Il dado, comunque, è tratto, visto che il 30 dicembre è stato l’ultimo giorno di quotazione per le Fca vecchia maniera. Solo tra il 6 e il 7 gennaio l’operazione di assegnazio­ne sarà efficace e quindi venerdì 8 gennaio sarà il primo giorno in cui la totalità delle azioni Ferrari assegnate con lo scorporo sarà quotata regolarmen­te.

L’attesa del mercato, comunque, non è solo per Ferrari ma anche per il valore della nuova Fca senza la «Rossa», su cui i trader e gli analisti finanziari si stanno adoperando in calcoli da giorni. Il conteggio più semplice lo si può fare con il valore delle Ferrari a Wall Street: collocate a New York a 52 dollari ad azione, hanno chiuso il 2015 a 48 dollari per una capitalizz­azione di circa 9 miliardi di dollari, circa 8,3 miliardi di euro. Con questi numeri l’80% detenuto da Fca fino al 2015 valeva circa 6,7 miliardi di euro. Sottraendo quest’ultima cifra alla capitalizz­azione di 16,9 miliardi di Fca dell’ultima chiusura dell’anno, il valore post-scissione si attesta a circa 10 miliardi di euro. Si tratta di calcoli teorici, che solo il mercato potrà confermare. Ma certo il valore di Fca senza Ferrari sarà fondamenta­le per avviare eventuali trattative con nuovi partner. Un consolidam­ento al quale Marchionne pensa da tempo. Nel frattempo, Ferrari sarà libera di correre da sola, non solo a New York ma, da domani, anche a Milano.

 ??  ?? Domani Sergio Marchionne ( foto) è amministra­tore delegato di Fiat Chrysler Automobile­s e presidente di Ferrari Domattina alle 9 le azioni Ferrari saranno quotate anche a Milano
Domani Sergio Marchionne ( foto) è amministra­tore delegato di Fiat Chrysler Automobile­s e presidente di Ferrari Domattina alle 9 le azioni Ferrari saranno quotate anche a Milano
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy