Corriere della Sera

La consacrazi­one di Brad Pitt divo «politicame­nte corretto»

Film sulla finanza corrotta dopo l’Oscar per «12 anni schiavo»

- @ChiaraMaff Chiara Maffiolett­i

Lui, a torso nudo, addominali tirati, cappello da cowboy in testa e un phon usato come pistola ( Thelma & Louise). Sempre lui, sempre a torso nudo, addominali stavolta striati di sangue, occhio nero e sigaretta in bocca ( Fight Club). C’è poi la variante in cui gli addominali sono coperti (almeno un po’) da una corazza ( Troy).

Brad Pitt ha appena compiuto 52 anni, ma le prime immagini che vengono in mente quando si pensa all’attore hanno tutte a che fare con quella bellezza che per due anni gli ha regalato la fascia di uomo più sexy del pianeta. Se George Clooney, una volta smesso il camice di E.R., ha avviato una carriera che ha sempre fatto l’occhiolino all’impegno, soprattutt­o politico; se DiCaprio ha imparato presto a far sapere al mondo delle sue battaglie ambientali­ste, Brad Pitt viceversa è sempre sembrato piuttosto a suo agio nella dimensione dell’attore nato come bellissimo, punto. Almeno fino a qualche anno fa.

Cambiament­i piuttosto timidi all’inizio, come la scelta di copioni meno popolari. Poi la decisione di diventare produttore, concentran­dosi con la sua Plan B Entertainm­ent «su quei temi difficili che hanno bisogno di una spinta in più», come ha spiegato lui stesso. E così, ecco 12 anni schiavo, arrivato direttamen­te all’Oscar, e poi Selma, sulla battaglia per i diritti civili degli afroameric­ani. Ma è con l’ultimo film che ha prodotto, The Big Short - La grande scommessa (al cinema dal 7 gennaio), che la corsa di Pitt verso l’impegno anche politico ha fatto lo scatto.

Nei panni (assai poco glamour) di un ex banchiere che intuisce, poco prima che avvenga, lo scatenarsi della crisi del 2008 che stravolger­à Wall Street, Pitt ha portato avanti la sua denuncia verso quel sistema corrotto e scorretto che ha fatto inginocchi­are le economie di tutto il mondo. Una denuncia che anche questa volta punta all’Oscar, con la differenza — rispetto a quando si parla di schiavitù e di battaglie di civiltà, su cui in genere si è tutti d’accordo — che il tema qui è scomodo e rischia di infastidir­e quell’America capitalist­a che sta tentando da un po’ di ripulire la sua facciata.

«Mi fa rabbia che così tante persone abbiano perso la loro casa», ha spiegato l’attore alla prima del film, facendosi subito benedire dal Financial Times come «L’astro nascente del cinema politico».

Una metamorfos­i magari non velocissim­a la sua, ma inesorabil­e da quando l’attore è diventato il compagno (e dal 2014 il marito) di Angelina Jolie. Lei, regina del cambiament­o, è passata con abilità sorprenden­te dall’immagine di cattiva ragazza ultra tatuata che beve il sangue (letteralme­nte) dei suoi fidanzati a quella non solo di regista impegnata

Da sex symbol all’impegno civile: svolta come produttore negli ultimi anni

ma più in generale di santa laica coinvolta in decine di missioni umanitarie con il velo in testa e le mani, magrissime, tese verso gli altri. Per anni Pitt è stato solo al suo fianco, una specie di principe consorte. Ora però sembra sia pronto a portare avanti le sue battaglie. Quelle per cui gli addominali, in fondo, non servono più.

 ??  ?? Banchiere Brad Pitt è un banchiere in pensione in «La grande scommessa»
Banchiere Brad Pitt è un banchiere in pensione in «La grande scommessa»
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy