E la nuova autorità prepara la rete per le crisi in Europa
La nuova autorità europea preposta ai salvataggi bancari di «sistema», e cross board, ovvero estesi a più Paesi, affila le sue armi. Dal primo di gennaio 2016, infatti, Il Single Resolution Board (Srb), organismo previsto dagli accordi dell’Unione Bancaria, diventa pienamente operativo nell’affiancare la Bce e la Commissione Europea nelle operazioni di salvataggio bancario. La missione istituzione dell’Srb è «di assicurare una gestione ordinata delle crisi bancarie in grado di minimizzarne l’impatto sull’economia reale e sulle finanze pubbliche degli Stati membri». La nuova autorità, guidata dalla tedesca Elke Koenig — che vanta una lunga esperienza al vertice dell’autorità di controllo bancario tedesca BaFin — ha elaborato uno scenario di riferimento per
il periodo 2016-2020 che contempla il salvataggio di una decina di banche. La sfida consiste proprio nel garantire una «risoluzione» ordinata delle crisi bancarie nell’arco di tempo di tempo di un fine settimana, in stretta collaborazione con le autorità di controllo nazionali. Si tratta di un obiettivo difficile e secondo quanto riporta un’analisi del quotidiano britannico Financial Times «molti operatori sono scettici sulla reale possibilità di gestire in modo efficace crisi bancarie di grandi proporzioni in un periodo di tempo così ristretto». Di conseguenza gli osservatori hanno gli occhi puntati su quali decisioni e procedure la Srb adotterà alla prima occasione in cui l’autorità verrà messa alla prova.
Intanto, proprio per fronteggiare le difficoltà legali e contabili legate all’assolvimento della propria missione, l’Srb ha lanciato un bando di gara del valore di 40 milioni di euro per individuare le società di consulenza legale, fiscale, amministrativa e contabile in grado di affiancare il Board nelle procedure di risoluzione delle crisi. Kpmg, Ernst&Young, Deloitte e Pwc dovrebbero risultare tra i partecipanti.