In Catalogna l’indipendenza sfugge di mano

Con ogni probabilità il 2016 non sarà l’anno della Catalogna indipendente. Almeno non dopo la decisione della Cup, il partitino di estrema sinistra, di negare il suo appoggio al presidente uscente Artur Mas (foto) e quindi la possibilità di formare un nuovo governo lanciato verso la secessione dalla Spagna. Nelle elezioni regionali dello scorso settembre la lista guidata da Mas, Junts pel Sì (Insieme per il sì), aveva ottenuto 62 seggi su 135: sommati ai 10 seggi della Cup, lo schieramento indipendentista aveva così superato la maggioranza assoluta, anche se non in termini di voti espressi. Ma ora la decisione della piccola formazione anticapitalista infligge un duro colpo alla spinta secessionista e mette in luce l’incapacità dello schieramento che la propugna di tradurre il mandato popolare in un’effettiva road map. Già a fine dicembre i militanti della Cup si erano spaccati esattamente a metà sull’ipotesi di un governo di coalizione che ieri, in una nuova riunione, hanno rigettato definitivamente. Questo vuol dire che il 10 gennaio il parlamento catalano verrà sciolto e si andrà a nuove elezioni a marzo. Il voto dello scorso settembre era stato presentato come una specie di referendum sull’indipendenza: un surrogato di quella consultazione popolare sempre negata da Madrid. E i partiti favorevoli alla fuoriuscita dalla Spagna, ossia Convergenza e Unione di Mas e la Sinistra repubblicana, avevano unito le forze per massimizzare i consensi. Ora la sensazione è quella di una grande opportunità sprecata: sarà difficile replicare l’impeto dello scorso autunno, specie dopo lo spettacolo di confusione di queste ultime settimane. E anche dopo il grande successo registrato da Podemos in Catalogna al voto nazionale di dicembre. La palla passa nel campo di Madrid, dove continuano le consultazioni per la formazione di un governo. Ma proprio Podemos chiede ai socialisti, come condizione per formare una coalizione, la concessione di un referendum ai catalani. La partita non è del tutto chiusa.