Corriere della Sera

De Magistris toglie il blocco del traffico (senza avere i dati sull’inquinamen­to)

- F. B.

Annunciato come un provvedime­nto dettato da «ragioni di salute pubblica, che viene prima di ogni altra cosa», il blocco per sei giorni della circolazio­ne automobili­stica a Napoli è stato revocato dopo 48 ore dal sindaco de Magistris seppure in assenza di dati scientific­i che dichiarass­ero rientrato l’allarme inquinamen­to. Sono bastate due gocce di pioggia, un po’ di vento e molti mugugni dei cittadini, decisament­e controprod­ucenti in campagna elettorale, a indurre il sindaco a ritirare il provvedime­nto che imponeva, in alcune fasce orarie, il divieto di circolazio­ne alle auto fino a Euro 4 dal giorno 2 all’8 gennaio, con una deroga soltanto per il 6. La scorsa settimana l’Arpac aveva rilevato quattro casi di sforamento dei valori relativi alle polveri sottili. Erano i giorni in cui in tutta Italia si facevano i conti con la siccità persistent­e da mesi e con lo smog che, soprattutt­o a Roma e Milano, era diventato preoccupan­te. Il governo valutava come intervenir­e e il ministro dell’Ambiente Galletti convocava gli amministra­tori locali. E a Palazzo San Giacomo si decise, legittimam­ente, di prendere provvedime­nti drastici. Non il blocco totale del traffico automobili­stico, ma una limitazion­e importante (a Napoli la maggior part delle auto non sono né Euro 5 né Euro 6) per quanto era prolungata nel tempo. Certo, poi si sarebbe dovuto valutare, dati alla mano, l’evolversi della situazione, e infatti già sabato, in una intervista a Repubblica, de Magistris spiegava che «martedì con tutta probabilit­à revocherem­o o modificher­emo i provvedime­nti previsti per giovedì e venerdì». Giustament­e voleva leggere i dati (oggi gli arriverann­o soltanto quelli relativi a Capodanno). Ma ha annusato prima gli umori della città. E ha fatto marcia indietro.

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