Tentazioni a Est: «Sorvegliare i musulmani»
«Controllare ogni musulmano del Paese». È la proposta del premier slovacco Robert Fico, 51 anni, socialdemocratico, in piena campagna per la rielezione nel voto del prossimo marzo. Idea che, nota Blaise Gauquelin su Libération, traduce il clima di sospetto nei confronti degli immigrati che cresce nel Centro-Est, a dispetto dei numeri: la Slovacchia, che da luglio assumerà la presidenza Ue di turno, conta solo l’1% di stranieri sul proprio territorio. «Un avvitamento che porta gli stessi musulmani a chiudersi. Tutti ormai hanno paura».
Maria Serena Natale
L’invidia è una strategia di attacco e difesa del nostro cervello per contrastare, combattere chi consideriamo più bravo e migliore di noi. È il tentativo istintivo e potente di proteggere se stessi, il proprio senso di inferiorità, equilibrio e la propria identità ostacolando l’ascesa e l’affermazione di colui che viene considerato come un nemico perché in possesso di quelle qualità che noi non abbiamo. È una delle emozioni, dei sentimenti più negativi e struggenti, sempre in agguato perché avvelena l’amicizia, le relazioni sociali e genera una sofferenza diffusa. Produce «ferite» che non guariscono mai e ci svela quanto le nostre sicurezze, certezze siano relative e provvisorie. Nel cervello dell’invidioso si «accendono» quei circuiti che producono tormento e dolore, che possono momentaneamente placarsi solo quando prova piacere per i guai, i fallimenti e le sconfitte dell’eterno rivale. La società mostra di essere piuttosto ambigua e ipocrita verso l’invidia; da una parte la promuove e la sostiene con i suoi esasperati