Corriere della Sera

La saga famigliare di «Bloodline», piccolo gioiello di Netflix

- Di Aldo Grasso

Tra le serie originali realizzate da Netflix, la piattaform­a online che è sbarcata in Italia un paio di mesi fa, c’è anche «Bloodline», un piccolo gioiello che ha avuto meno visibilità di prodotti come «Narcos» o «House of Cards», ma che merita una visione attenta.

Al centro del racconto c’è la potente famiglia Rayburn: i genitori sono proprietar­i e gestori di un magnifico resort sul mare della Florida, mentre i figli adulti hanno scelto ciascuno la propria strada. C’è Kevin, appassiona­to di barche; John, detective di polizia, molto assennato e punto di riferiment­o per tutti i membri della famiglia; Meg, avvocatess­a

Vincitori e vinti

MATRIMONIO A PARIGI Massimo Boldi Il film comico batte il factual. Su Canale 5 ci sono 3.900.000 spettatori, 16,67% di share

IL DONO Paola Perego Le storie commoventi di Raiuno non convincono: 2.712.000 spettatori, 11,94% di share annoiata e inquieta. Ma il vero fulcro del racconto è Danny, la «pecora nera» di casa, dedito a traffici loschi e malvisto da tutti i familiari (fa eccezione solo la madre Sally, mossa dal senso di colpa per il suo fallimento come genitore).

L’arrivo di Danny al resort dei Rayburn promette da subito guai: destabiliz­za gli altri fratelli, trasmuta i loro caratteri, li spinge sull’orlo del baratro portandoli a compiere azioni estreme che mai avrebbero immaginato. I legami di sangue sono forti, ma il personaggi­o di Danny è un innesco potente, capace di metterli in questione, risveglian­do nei fratelli e nel padre i demoni del senso di colpa e dell’ira per un mistero del passato. I creatori di «Bloodline», gli stessi di «Damages», hanno scelto di costruire il racconto in un modo originale, anche grazie alla libertà dai vincoli del palinsesto settimanal­e concessa da Netflix (il famoso «binge watching»): la prima puntata si apre con un’anticipazi­one clamorosa sul finale del racconto e i restanti dodici episodi sviluppano in modo lento e meditato il filo degli eventi che hanno condotto fino a quel punto. Oltre al fascino assolato dell’ambientazi­one, che pervade tutto il racconto, spiccano le prove eccellenti degli attori protagonis­ti, tutti perfettame­nte in parte, soprattutt­o Danny (Ben Mendelsohn).

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