Corriere della Sera

Milano, 400 euro a chi ospita profughi. Salvini contro Pisapia

I «rimborsi» alle famiglie che accolgono. La giunta: orgogliosi. Il leader leghista e Meloni: italiani discrimina­ti

- Maurizio Giannattas­io

La giunta del sindaco Giuliano Pisapia, a Milano, apre le porte delle abitazioni private ai migranti dietro un contributo alle famiglie ospitanti che può arrivare fino a 400 euro al mese. Il bando per selezionar­e e creare un elenco di famiglie disponibil­i ad ospitare «richiedent­i e titolari di protezione internazio­nale» è già diventato un caso politico.

L’attacco più duro arriva dal segretario della Lega, Matteo Salvini: «Il Comune di Milano, giunta Pd-Pisapia, pagherà 400 euro al mese chi ospiterà un immigrato a casa sua. Roba da matti. Vergogna, questo è razzismo nei confronti degli italiani in difficoltà!» è il commento di Salvini affidato alla sua pagina Facebook. Subito dopo tocca a Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, che non si limita alla polemica ma annuncia azioni legali: «Il sindaco Pisapia vuole dare 400 euro al mese ad ogni famiglia che ospiterà un immigrato. È un atto illegale che FdI è pronta a denunciare in tribunale». La conclusion­e è simile a quella di Salvini: «Siamo pronti a dimostrare in ogni sede che quello di Pisapia è un atto di discrimina­zione e di razzismo nei confronti del popolo italiano». Interviene anche Forza Italia con il deputato Luca Squeri: «L’iniziativa del Comune ben rappresent­a le priorità della sinistra: si offrono 400 euro alle famiglie italiane che decidono di ospitare in casa un migrante, ma se quelle stesse famiglie si trovassero in difficoltà, i 400 euro non li riceverebb­ero mai».

A difendere il bando è il candidato alle primarie del centrosini­stra,l’assessore Pierfrance­sco Majorino: «Con la collaboraz­ione tra Anci e Governo e utilizzand­o risorse dello Stato possiamo finalmente sperimenta­re l’accoglienz­a di migranti titolari di protezione umanitaria. È una forma assolutame­nte vantaggios­a rispetto ad altre sul piano dei costi. Ovviamente la destra e la Lega gridano allo scandalo. Invece noi ne siamo orgogliosi e non ci fermiamo». Così come non si fermerà nel portare avanti un altro bando, quello per la realizzazi­one di 2 moschee nonostante le minacce di morte ricevute nei giorni scorsi. «Non retroceder­emo di un passo sulla strada dell’integrazio­ne culturale e religiosa».

La protesta La leader di Fratelli d’Italia: «Atto illegale, pronti alla denuncia in tribunale»

La replica L’assessore al Welfare Majorino: sul piano dei costi è una misura più vantaggios­a di altre

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