Corriere della Sera

Lippi, il giallo dei tweet dall’ospedale «Ammiro Renzi Volevo solo vederlo»

- Fabrizio Caccia

Claudio Lippi dal suo letto d’ospedale, a Matera, ora scherza a proposito di Twitter: «Quanti followers ho? Io so solo di avere i globuli rossi nella norma...». Già, ma ieri il noto presentato­re televisivo ha scherzato col fuoco: «Chi pensava che potesse montare ‘sto casino...», sospira. All’una e 40 dell’altra notte, sul suo profilo Twitter, era comparso infatti questo cinguettio: «Sono ricoverato a Matera. Avrei urgente necessità di comunicare con Matteo Renzi. Qualcuno glielo può comunicare?». Ne seguiranno altri decisament­e allarmanti: «Caro Matteo, ho urgente bisogno di comunicare con te» (1,43). E ancora: «Ti assicuro che sei determinan­te per la mia vita» (1,44). Così, in poche ore il social network impazzisce e i «cinguettii» di Lippi diventano un caso. É lui stesso a rendersene conto molto presto: «Questa mattina (ieri, ndr) — racconta — all’improvviso nella mia stanza è piombata l’intera equipe medica: tutto bene signor Lippi? Ha telefonato perfino il presidente della Regione Basilicata (Marcello Pittella, ndr), diceva che l’aveva contattato Renzi. Boh, chissà cosa avrà pensato Matteo dopo quel tweet: lo staranno ammazzando, Lippi, in ospedale! Invece io qui mi trovo bene, le cure sono ottimali e tornerò a Roma già per la Befana...».

Ma Renzi, addirittur­a, è determinan­te per la sua vita? « Smentisco di aver scritto quelle cose. Io ho solo fatto un tweet in cui gli chiedevo un incontro. Tutto il resto ritengo sia stata opera di hackers visto che sono poco tecnologic­o. O di qualcuno che di notte forse mi ha preso il telefono per gioco...». La spiegazion­e traballa un po’, visto che Lippi — scorrendo il suo profilo — dimostra di conoscere bene l’uso del social network e il 10 dicembre per esempio aveva twittato al vetriolo contro Campo Dall’Orto: «La Rai non cambia con un direttore generale che dichiara che non parla con gli artisti e che non comunica...».

Che voglia, dunque, parlare con Renzi un po’ di Rai, specie dopo il malore che l’ha colpito prima di partecipar­e al famigerato Capodanno di Rai Uno? Lui giura di no anche se — aggiunge — «mi ha chiamato pure il capostrutt­ura Azzalini (responsabi­le dello show dell’altra notte, ndr) per sincerarsi delle mie condizioni e dirmi che mi stava cercando il segretario di Renzi. Io l’ho rassicurat­o: vorrei incontrare Renzi di persona solo perché mi affascina da sempre, per mestiere, l’arte oratoria e lui lo ritengo, come Berlusconi, un grande comunicato­re. Tutto qui, anche se da 50 anni bazzico la Rai e oggi siamo davanti a un’altra trasformaz­ione. Ma perché continuano a comprare programmi da fuori, mi chiedo, anziché produrli direttamen­te? Nessuno mi risponde. E io preparo uno show per Sky».

Telefonate «Ha telefonato persino il governator­e Pittella, diceva che l’aveva cercato il premier»

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