Corriere della Sera

Balzani: demagogia i licenziati in 48 ore

«Io secchiona, combatto l’evasione. A Milano entrate raddoppiat­e.». E attacca Sala su Cl

- Marco Cremonesi

Licenziabi­lità degli assentisti? «Non facciamo demagogia. Chi fa queste cose è già licenziabi­le, non ci vogliono poteri o provvedime­nti straordina­ri». Francesca Balzani, forse, un pochino ci marcia. Candidata alle primarie del Pd milanese, ha un curriculum sgombro da sospetti di renzismo. E dunque, tanto vale metterlo a reddito raccoglien­do i consensi di chi non ama il premier.

E così, ieri, a «L’intervista» di Maria Latella su SkyTg24, l’assessore al Bilancio e vicesindac­o di Milano non ci ha pensato due volte a bollare di demagogia l’ultimo annuncio del presidente del Consiglio. Anche se poi ha spiegato che «con Matteo Renzi i rapporti sono molto buoni. Credo ci sia un reciproco rispetto». Anzi, se lei è orgogliosa­mente non renziana, a sentire la candidata sarebbe il premier a essere « balzaniano » : « Credo che Renzi mi stimi molto perché ho sempre fatto molto bene il mio lavoro. Sono stata un’eurodeputa­ta secchiona e ho portato a casa grandi risultati e anche a Milano ho fatto un grande lavoro. Quando sono arrivata, nel 2013, la situazione era molto difficile».

Poi, passa all’avversario delle primarie, Giuseppe Sala. Per dire che ha il fiato ormai sul collo: «Mi sembra di essere molto vicina a Sala per quanto riguarda il gradimento dei cittadini milanesi. La rimonta è già cominciata visto che ho iniziato la campagna solo da un mese. Sono a sette o otto punti da lui». Ma ben presto torna ecumenica: «La cosa positiva è che tutti i candidati sono in grado di battere il centrodest­ra e questo mi sembra un risultato importante. Nessuno di noi è più competitiv­o di un altro nella sfida al centrodest­ra».

Poi, riserva al commissari­o Expo una piccola razione di veleno: «Comunione e liberazion­e ha una grande simpatia per Giuseppe Sala, che infatti ha detto che non gli dispiacere­bbe affatto avere anche il voto di Cl». I «ciellini» sono stati un pilastro dei diciotto anni di governo lombardo di Roberto Formigoni, in una parte della sinistra evocarli suscita reazioni condiziona­te, e non positive. Balzani lo sa: «Cl è collegata a forze politiche che non hanno fatto il bene della Regione, quindi anche per il Comune penso siano legate a forze politiche che mi auguro non facciano parte del futuro di questa città».

La accusano di non fare squadra? «Nulla di più falso. Per fare il bilancio bisogna saper fare squadra ogni giorno, fare sintesi di bisogni diversi». Quanto alla medaglia che si autoassegn­a, è quella di «aver raddoppiat­o le entrate da lotta all’evasione. Mi sembra una cosa molto di sinistra».

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In tv Francesca Balzani, 49 anni, ieri a Sky Tg24 intervista­ta da Maria Latella, 58 anni

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