Corriere della Sera

Marino ha rinnovato la tessera dem All’orizzonte la sfida a Giachetti

- Di Monica Guerzoni

Ignazio Marino contro Roberto Giachetti. Niente di ufficiale, ma nel Partito democratic­o romano prende quota la convinzion­e che l’ex sindaco di Roma romperà presto gli indugi per candidarsi alle primarie. Una decina di giorni fa Marino si è presentato al circolo del Pd del centro storico e ha rinnovato la tessera: una mossa che, dopo la traumatica defenestra­zione subìta, non era per nulla scontata. Per sfidare Giachetti, però, il già primo cittadino della Capitale dovrà mettersi in regola con gli arretrati e versare circa 15 mila euro nelle casse del Nazareno, dove il suo ritorno sulla scena è stato messo nel conto. Orfini non si strappa i capelli: «Se lui vuole fare le primarie è benvenuto...». Giachetti pregusta la sfida. Alla prima apparizion­e in tv da aspirante sindaco, l’ex radicale prescelto da Renzi invita Marino a «misurarsi con il popolo del centrosini­stra in un confronto senza rancore». Ma se il sindaco silurato dal Pd si dimise da senatore quando scese in campo, il vicepresid­ente della Camera non lo farà. «Mi dimetto solo se divento sindaco» ha dichiarato a Fuori onda su La7, il programma di Labate e Parenzo. E i matrimoni gay? Marino trascrisse le nozze di 16 coppie che si erano sposate all’estero, Giachetti invece la vede così: «Celebrerei volentieri i matrimoni gay, se la legge lo consentiss­e». Prima di raccoglier­e il guanto della sfida, Marino aspetta di capire come si muoverà la sinistra del partito, che è ancora alla ricerca di un candidato alternativ­o a Giachetti. Naufragato il tentativo di convincere Walter Tocci, la minoranza dem guarda a Marta Leonori, Estella Marino e Paolo Masini, già assessori con «Ignazio». L’onorevole Marco Miccoli si augura che «nasca una candidatur­a dal basso, perché un sacco di gente nostra non ha voglia di votare per Giachetti». E poiché Zingaretti ha resistito al pressing e si è tirato fuori, la prospettiv­a di un competitor di bandiera a sinistra non spaventa il Nazareno. Anzi, coprire quel fianco potrebbe rivelarsi una necessità per agguantare il ballottagg­io, se Fassina confermerà la scelta di non correre alle primarie. L’ex viceminist­ro ritiene «complicato un rapporto con il Pd» e prende le distanze dai governi di Rutelli e Veltroni. «Il modello Roma? Noi ci battiamo per un’altra idea di città» ha detto Fassina a Corviale, dove ha lanciato il referendum contro le Olimpiadi.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy