Corriere della Sera

Sadiq entusiasma Londra L’anglo-pachistano che tutti vogliono sindaco

L’avvocato musulmano distanzia il rampollo Goldsmith

- DALLA NOSTRA INVIATA

A destra, c’è l’ex etoniano dallo sguardo languido, rampollo di un finanziere euroscetti­co e plurimilia­rdario: Zac Goldsmith sognava di fare l’eco-guerriglie­ro ed è finito a dirigere il giornale dello zio ( The Ecologist), ha sposato una Rothschild e finora ha militato nelle retrovie conservatr­ici, votando spesso contro la linea di partito in Parlamento. A sinistra, c’è un anglo-pachistano, figlio di un autista d’autobus e di una sarta, cresciuto con sette fratelli nelle case popolari di un sobborgo londinese e diventato famoso come avvocato dei diritti umani: pupillo di Ed Miliband ed elettore del «rosso» Corbyn, Sadiq Khan, è capace però di esultare per la presenza di 140 ultramilia­rdari e di oltre 400 mila milionari a Londra e allo stesso tempo di farsi paladino di senzatetto, lesbiche&gay, sindacati e pendolari.

Indovinate, ora, quale dei due candidati — il conservato­re Zac, 39 anni, o il laburista Sadiq, 44 — è in testa (circa +6% secondo YouGov) nella corsa a sindaco della capitale britannica? La battaglia corre già sui social network, e lo stacco di Khan si allunga ogni giorno di più. Sul suo profilo twitter, straripa l’entusiasmo dei fan d’ogni età. «Yeah, ci sono anche io, non potevo mancare. #SadiqKhan sarà il sindaco che cambierà Londra», scrive Suzanne Ellis, «mamma, pensionata, old hippie e fan di Bob Dylan». «Una mattinata straordina­ria, a far campagna per le strade», gli fa eco la giovanissi­ma Safiyah con un selfie accanto al «suo» candidato. Lui, ciuffo di capelli grigi sapienteme­nte mosso dal vento, sorride e ringrazia: «Avete un’energia pazzesca. Grazie».

Nessuno chiede più con sospetto al primo musulmano divenuto ministro nella lunga storia del Regno Unito (con Gordon Brown) cosa ne pensi del fanatismo islamico o dei terroristi — «la polizia ha diritto di freddarli sul posto», ha detto di recente, sconfessan­do Corbyn. Alla Londra multietnic­a non sembra davvero importare il colore della sua pelle o la sua fede.

Abile oratore — seppure non ai livelli del vulcanico sindaco uscente, Boris Johnson — l’ecumenico Sadiq da parte sua ce la sta mettendo proprio tutta per sedurre le mille anime della capitale: dai cittadini comuni — ai quali ha promesso di congelare il prezzo della corsa in metropolit­ana — fino al mondo dell’alta finanza. «Il business non è per nulla spaventato — l’ha promosso il Financial Times citando fonti della City —. Kahn ha chiarito bene la sua distanza da Corbyn».

È quest’ultimo il vero convitato di pietra nella corsa a sindaco di Londra, città a maggioranz­a laburista che però ha eletto per due mandati il conservato­re Johnson. Il premier britannico David Cameron pare molto più interessat­o in questi mesi ad ottenere concession­i dall’Unione Europea, per evitare lo spettro della Brexit, che a combattere per Goldsmith.

Incombe, invece, la figura del «rosso» Corbyn, che lo scaltro Sadiq non rinnega — «l’ho nominato alla leadership per smuovere le acque nel partito» — eppur critica ad ogni occasione pubblica per le posizioni troppo radicali, ad esempio per la «Robin Hood Tax» sulle transazion­i finanziari­e.

L’ultima offensiva del sorriso, il piacione Sadiq l’ha lanciata ieri con un’intervista all’ultraconse­rvatore The Daily Telegraph: «Votate per me, non sarò il burattino di Corbyn», ha detto. Per poi strizzare gli occhi ai coetanei delle sue due figlie teenager: contro la radicalizz­azione islamica fra i giovani, la sua ricetta semplice semplice passa anche da «modelli di comportame­nto» positivi come l’ex cantante della boy band One Direction, Zayn Malik.

Non è mancata la stoccata al rivale: «Nessuno ha colpa per i genitori che ha», concede Sadiq ma rifiuta di scusarsi per aver definito Zac Goldsmith un «underachie­ver», uno che ha combinato poco con i mezzi a disposizio­ne. La risposta dal campo Tory è altrettant­o feroce: «Il verdetto degli elettori è chiaro: Zac ha aumentato di circa 19 mila preferenze la maggioranz­a del suo seggio elettorale, Khan invece ha perso 7.500 voti». La sfida è appena iniziata.

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