Moltiplicare non pani e pesci ma cerniere
Prima o poi succede. Si tira la lampo, quella si blocca e non c’è verso di smuoverla. Sono momenti d’alto nervosismo perché capita quasi sempre quando si è di fretta o ancora peggio nelle occasioni cruciali. Accanirsi non serve, anzi bisognerà abituarsi a questo genere di sorprese perché la nuova tendenza maschile riserva un futuro ricco di cerniere. E non soltanto sui giubbotti perché lì, nel sempreverde stile motociclista, oggi come ieri coprirebbero il loro ruolo istituzionale. Si potrebbe mai pensare a un Marlon Brando sulla Triumph senza il suo Schott Perfecto 13 One Star nero e plurizippato? No, perché un chiodo senza cerniere sarebbe come una camicia senza bottoni. Oltre a moltiplicarla, il nuovo corso sta nel dove avremo a che fare con la zip. I giovanotti New Wave di Costume National la portano in bella vista davanti sui calzoni dove di solito risulta pudicamente occultata. Da Bottega Veneta è lunga e si raddoppia per sostituire le vecchia righe dei pantaloni. Ne abbondano pure i mods di N°21 e, in linea con la loro storia, i rocker di Richmond che se la ritrovano sulle tasche posteriori. Insomma la cerniera metallica è diventata elemento decorativo anche se originariamente (nel 2017 compirà 80 anni) la motivazione dei sarti francesi che l’hanno adottata per primi sul davanti dei pantaloni, era finalizzata a ridurre il rischio di imbarazzanti dimenticanze e, come si leggeva in una reclame, di «mantenere l’ordine nella zona».