Grand Tour mania: all’asta a New York le vedute italiane
Bellotto, Vanvitelli, Caffi: sono loro gli autori eccellenti del meraviglioso Grand Tour che andrà all’asta giovedì 28 gennaio da Sotheby’s a New York (con una replica già annunciata per il prossimo aprile. The Road to Rome è il titolo dell’asta che propone «una bella e molto coltivata collezione privata che oltre ai paesaggi italiani presenta anche un nutrito gruppo di oggetti d’arte e mosaici — spiega il presidente di Sotheby’s Francia Mario Tavella —. Una collezione messa insieme nel corso del XX secolo con la stessa meraviglia che caratterizzò gli acquisti dei Grand Tourist», giovani di ricche e belle speranze (borghesi molto abbienti e nobili dal sangue molto blu) che venivano mandati nel XVIII e XIX secolo «a crescere intellettualmente» nel Belpaese, costantemente in rotta tra Venezia, Firenze, Roma e più a sud.
Saranno 35 i dipinti di vedute che presenteranno a New York questa idea di viaggio. La magnifica veduta settecentesca di Napoli dalla Riviera di Chiaia firmata da Luigi Vanvitelli (con il panorama del golfo segnato dalle dimore aristocratiche) partirà da una base d’asta di 1,5 - 2 milioni di dollari. Stessa cifra per un’altra variazione sul tema, quella proposta da Bernardo Bellotto con un Capriccio sulla laguna con una chiesa sulla sinistra datato 1765. Accanto a questi talenti più conosciuti ce ne saranno altri più amati dagli addetti ai lavori come la famiglia Van Lint, Hackert e Caffi: a loro il compito di conquistare il cuore degli appassionati, gli stessi che, c’è da crederlo, non esiteranno a contendersi per 300 - 400 mila dollari la Veduta di Sant’Angelo da Prati del Vanvitelli. Non semplici capolavori, ma vere e proprie memorie di quel Gran Tour che molti giovani anglosassoni e americani continuano idealmente a cercare di ricreare nei loro viaggi in Italia.