Corriere della Sera

Scomparsi gli avversari è diventata una corsa per due

- Di Mario Sconcerti

Irresistib­ili I bianconeri fanno pensare a qualcosa di irresistib­ile, ma anche la squadra di Sarri sta crescendo

La Juve di Udine è diversa perché vince anche scegliendo di tenere fuori Pogba. Cioè vince una Juve inedita, che ha quasi il piacere di continuare a sperimenta­rsi, mantenendo identici i risultati. Una dimostrazi­one quasi arrogante di forza, in linea con le 10 vittorie consecutiv­e, qualcosa di così netto che sembra rendere precario anche il primato del Napoli. C’è una facilità di gioco nella Juve attuale che non è di questo campionato. In questo momento è la più forte, lo è da molte giornate, ma resta dietro. Il Napoli sta reggendo il miglior momento della Juve. E anche il Napoli sta crescendo. C’è una classifica immaginari­a che racconta una squadra in fuga (la Juve) e una reale che dice ancora legittimam­ente il Napoli. La differenza, le conseguenz­e, non sono prevedibil­i. Avranno momenti più difficili, amnesie, ma hanno risorse poco contenibil­i per le altre. Si è sempre detto che questo è un campionato da 80 punti: non credo più, si andrà molto più in alto perché sono scomparse le avversarie. Il Napoli è continuo, ha soprattutt­o Higuain ma non solo lui. La Juve è una macchina con tante marce, può giocare partite diverse nella stessa gara. Ha qualche campione in più, contro un’unica corazza esatta del Napoli. Ma il Napoli ha momenti di velocità che la Juve fa più fatica a trovare. La Juve è insistente, il Napoli ha flussi di energia imprevedib­ili. Da diversi punti di vista, sono due avversari che si equivalgon­o, anche se adesso la Juve fa pensare a qualcosa di irresistib­ile. Dopo 20 giornate il vero risultato è questo, l’equilibrio non c’è più, la stagione è dominata da due squadre. Non risolve la Roma di Spalletti. È sembrata una squadra imbottita di nozioni che non ha capito, come pressata da un maestro troppo insistente. Una Roma un po’ lunare, quasi stupita di dover giocare ancora a calcio dopo tante polemiche e fatiche. Una specie di bambina punita. Che nel frattempo è molto lontana dai due avversari. Per il Milan una Fiorentina morbida e rassegnata, come ormai da un po’ di tempo. Il gol segnato subito ha permesso al Milan una partita di controllo, più muscolare che elegante. Ne ha tratto vantaggio la coesione della squadra, di nuovo in crescita, forse capace ancora di un campionato diverso.

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