Rossi-Lorenzo ritornano i separati in casa Yamaha
Più che ad Ali-Frazier dovremmo pensare a KarpovKasparov. Valentino e Jorge che si ritrovano oggi su un palco di Barcellona per il primo round del 2016 non saranno picchiatori ma scacchisti: si terranno lontani, senza sfiorarsi né parlarsi, in un ambiente di sguardi laser, gelida tensione, cazzotti solo immaginari. L’ultimo incontro in pista era stato poco più di due mesi fa, a Valencia, e com’è finita si sa. Poi, pochi giorni dopo, si erano rivisti a Milano per presentare i nuovi modelli Yamaha, entrambi con un discreto muso, per ragioni diverse. Rossi, ancora distrutto dalle mazzate della Spanish Connection Lorenzo/Marquez, avrebbe voluto trovarsi a dieci galassie di distanza. Ma anche Jorge, che non è mai stato uno showman, pareva disinvolto come quello che alla festa si trova a ballare con la scopa. Insomma, era stata una serata mogia e tristanzuola, ma inevitabile perché la Casa madre è la Casa madre. Un Natale è passato e ora siamo di nuovo qui. Sotto l’egida del megasponsor si presenta la nuova stagione Yamaha e la nuova moto. Saranno nuovi anche Valentino e Jorge? Impossibile. Di sicuro c’è che correranno con la stessa maglia per l’ultima volta, perché a fine anno i contratti scadono e uno dei due se ne andrà. Adesso però bisogna ancora stare insieme. I vertici di Iwata garantiscono che sarà una relazione professionale, i team pure. Muri nei box non ci saranno, basta quello metafisico che divide i due da sempre e adesso più che mai. Ricomporre non sarà facile, anzi non accadrà mai. Anche se la vera rivalità da tenere d’occhio quest’anno sarà quella tra Rossi e Marquez. Se infatti Valentino conserva almeno un po’ di stima per il pilota Lorenzo (ricordate? «Lui certe cose non le avrebbe mai fatte», disse di lui Rossi), quella per Marquez sta sottozero, sia per il rider sia per l’uomo. Lì dovremo aspettarci scintille e contatti. Oggi invece sarà un gioco di sguardi, il bianco che muove e il nero risponde. Mosse che diranno già tanto su questo anno di rese dei conti.