Il Milan ha finalmente un’anima Pratico e concreto, stende la Fiorentina e allunga la vita di Mihajlovic
La strategia è delineata. Carlo Tavecchio (foto) sceglie la strada della diplomazia: «La Federcalcio prende atto di quanto deliberato dalla Lega in merito allo stage e alla finale di coppa Italia». Ma non fa passi indietro: «Un anno fa avevamo ottenuto assicurazioni diverse e per il futuro è necessario regolamentare l’utilizzo di spazi per le Nazionali nell’anno in cui ci saranno Mondiali ed Europei. Non possiamo sottometterci: gli
Un lampo all’inizio e uno alla fine. Il Milan scavalca Empoli e Sassuolo e Mihajlovic allunga la sua vita rossonera. Il Diavolo vince senza incantare, giocando come aveva immaginato il suo allenatore: difesa da provinciale e attacco micidiale. Carlos Bacca si vendica di Kalinic, che all’andata era stato più bravo di lui e dopo appena 4 minuti indirizza la partita nella direzione del Diavolo: affondo, sterzata, dribbling ai danni del tenero Tomovic e diagonale fulminante. Tutto molto bello. Prince Boateng, chiude i giochi e cancella l’affanno (poco per la verità) due minuti prima del novantesimo, affondando la difesa morbida della Fiorentina e sfruttando alla perfezione il lancio di Kucka. Nel mezzo solo difesa e qualche contropiede poco convinto. La Fiorentina esercita un lento quanto inutile possesso palla e per la prima volta in campionato chiude senza segnare un gol. Per la verità, anche senza un vero tiro nello specchio della porta del giovane Donnarumma, a parte un colpo di testa innocuo di Tomovic. Un bel passo indietro.
Mihajlovic sorride, un altro paletto è dribblato, un’altra settimana conquistata e pazienza se il gioco latita e la squadra è ancora parecchio involuta. In certi momenti, quello che conta è il risultato. Berlusconi, che diserta San Siro all’ultimo momento, non si sarebbe divertito, ma apprezzerà i tre punti e il sesto posto anche se il terzo-Champions è lontano otto lunghezze: un’eternità.
Paulo Sousa invece ha lo sguardo torvo. La seconda sconfitta consecutiva lo trascina dentro un piccolo inferno di numeri impietosi e sensazioni brutte e apre il dibattito sulla reale forza della banda viola che sembra stanca, sfiduciata, involuta, brutta copia di quella che tra ottobre e novembre era diventata la rivelazione del campionato e l’intrusa nella lotta per lo scudetto. reti di Bacca in campionato L’attaccante colombiano le ha segnate con 19 tiri sconfitte per il Milan quando passa in vantaggio: in 11 occasioni ha ottenuto 9 vittorie e 2 pari interessi dell’Italia non sono inferiori a quelli dei club». Il presidente federale chiederà conto, soprattutto a Galliani e Lotito, del brusco dietrofront, ma intende guardare avanti: vuole creare finestre per gli stage dal 2018, l’anno del Mondiale in Russia, e cercare di spostare la finale di coppa Italia che la Confindustria del pallone ha sistemato il 21 maggio e che Antonio Conte vorrebbe fosse giocata prima del 15 maggio, e non prova a colpire le incertezze avversarie. Però non concede spazi: Honda fa il terzino su Alonso e Alex nel cuore dell’area le prende tutte.
Così si va avanti stancamente. Antonelli dopo un’ora spreca una ghiotta occasione per raddoppiare. Sousa, invece, inserisce Pepito Rossi e alla fine anche Babacar nella speranza (vana) di dare più peso all’attacco. Ma non c’è niente da fare. A segnare è ancora il Milan con Boateng. San Siro, semivuoto come al solito, fa festa. Mihajlovic tira avanti, la Fiorentina esce dal Meazza ridimensionata: in questo stadio, quattro mesi fa, aveva annichilito l’Inter. Quella squadra non esiste più.
Ultima annotazione: Conte lascia lo stadio proprio quando entra in campo Balotelli: allegria. Tiro a giro Carlos Bacca , 29 anni, spezza l’equilibrio tra Milan e Fiorentina con un bellissimo gol di sinistro Per il colombiano si tratta del nono gol in campionato L’attaccante rossonero è anche andato a segno (due volte) in Coppa Italia (Reuters)