Corriere della Sera

Inesauribi­le Rav4 Il pioniere dei suv ora è anche ibrido

Il sistema Full Hybrid Toyota sulla 4x4

- Roberto Bruciamont­i

Il primo Toyota Rav4, al momento della presentazi­one, nel 1994, rappresent­ò un deciso superament­o dei concetti che allora andavano per la maggiore per i veicoli a trazione integrale. Doti dinamiche, comfort e sicurezza acquisivan­o maggior importanza rispetto alla mobilità fuoristrad­a. E fu un successo immediato.

Come per le versioni precedenti, anche l’ultimo Rav4 utilizza stilemi che lo rendono immediatam­ente riconoscib­ile come Toyota. Il design del frontale è stato ritoccato, anche se non in modo sostanzial­e, in base ai criteri già utilizzati per l’ultima versione della Auris, mentre l’intera struttura del veicolo è stata rivista con interventi mirati a migliorare comfort, handling e sicurezza senza incidere sul peso e quindi Emilia, motori, rosso. Se la libera associazio­ne ti porta a Maranello hai ragione a metà, perché in quell’orizzonte che brucia di passione c’è anche un altro pezzo d’Italia: la Ducati, di Borgo Panigale (Bologna). Nel 2016 ricorrono i novant’anni dalla nascita dell’azienda. Curato da Daniele Buzzonetti, il libro Ducati, 90 anni di eccellenza italiana (Artioli Editore, 320 pagine, euro 55) ripercorre questa avventura umana e industrial­e con molte immagini dell’Archivio sulle doti dinamiche del mezzo: per esempio sono stati riprogetta­ti i punti di saldatura della zona posteriore della scocca, aumentando­ne il numero in modo da ottenere una maggior rigidità complessiv­a della zona della sospension­e e della traversa senza bisogno di interventi sostanzial­i né sulla forma né sullo spessore dei componenti. Ovviamente le molle, gli ammortizza­tori e la scatola dello sterzo sono stati adeguati alle nuove esigenze, mentre i motori e la trasmissio­ne sono stati interament­e ripensati, con il Diesel 2.0 D4D sviluppato in collaboraz­ione con Bmw in modo da ottenere potenza e coppia superiori (143 cv e 320 Nm) e una minor ruvidità e il 2.5 a benzina funzionant­e secondo il ciclo Atkinson studiato in accoppiata a una trasmissio­ne automatica storico della Casa e il sostegno di chi la conosce molto bene. Compreso l’ad Claudio Domenicali. L’innovazion­e, lo stile, la fabbrica: scandito in 12 capitoli, il percorso copre l’intero ciclo di vita, dai 35 anni trascorsi sotto l’ala dello Stato al successo riaggancia­to negli anni Novanta, culminato con il passaggio all’Audi. È in queste pagine che si trova la spiegazion­e dei record di oggi (il 2015 chiuso con il miglior risultato di sempre: 54.800 moto vendute, E-CVT con catena cinematica ibrida comprenden­te un motore elettrico (due nella versione con trazione integrale E-Four) alimentato da una batteria al nichel- metallo idruro collocata sotto ai sedili Comfort, sicurezza, agilità. Così il primo Rav4, del 1994, fu subito un successo posteriori per una potenza complessiv­a di 197 cv.

La versione equipaggia­ta con questo tipo di trasmissio­ne è l’unica variante a trazione integrale del nuovo Rav4 disponibil­e in Italia, dal prossimo weekend con una promozione che fino a marzo offre un vantaggio economico che può superare i 3.500 euro.

Su strada il Rav4 Hybrid si fa apprezzare per la notevole silenziosi­tà, ottenuta sia intervenen­do direttamen­te sul propulsore sia grazie all’aumento La versione ibrida del suv Toyota Rav4 (sopra) abbina un motore a benzina 2.5 Euro 6 da 155 cv a due motori elettrici da 143 cv (davanti) e 50 (dietro). La potenza di sistema è di 197 cv dei panelli fonoassorb­enti utilizzati, e per la grande fluidità di marcia garantita dal particolar­e sistema di trasmissio­ne che, seppure più orientato al comfort e alla sicurezza che alla sportività, garantisce un’accelerazi­one brillante (0-100 km/h in 8,3 secondi, 180 km/ h di velocità massima) con consumi contenuti ( 5,1 litri/100 km omologati per la 4x4) ed emissioni ridotte di CO2 (117 g/100 km).

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