Quei guizzi comici di Panariello in una fiction prevedibile
che ha scelto una vita avventurosa e solitaria. Alla morte del fratello Filippo rientra in Italia e, ancora frastornato dal lutto, scopre che quello che aveva sempre creduto essere suo nipote è in realtà suo figlio, nato dalla scappatella con la cognata Annamaria (Lorenza Indovina). Il rientro in famiglia non è facile, la lunga assenza gli viene fatta pesare e i nuovi equilibri familiari con cognata e nipoti sono tutti da ricostruire, soprattutto quando Walter inizia anche a lavorare nell’ambulatorio per animali fondato dal fratello, casa e bottega.
Iniziano così a innescarsi le classiche dinamiche da commedia familiare televisiva, piccoli e grandi problemi quotidiani che trovano soluzione con un sorriso o qualche frase consolatoria. Benché al cinema sia stato scelto in un ruolo drammatico da Mimmo Calopresti, vedere Panariello recitare fuori dalle sue maschere, dalle imitazioni, fa un po’ strano, ma bisogna ammettere che i momenti migliori della fiction sono quelli affidati ai suoi guizzi comici toscani, che sterzano da una sceneggiatura spesso prevedibile. Prodotta da Picomedia, «Tutti insieme all’improvviso» è diretta da Francesco Pavolini, mentre il soggetto di serie è di Federico Favot, entrambi già all’opera nei «Cesaroni». Nel cast anche Lucia Ocone (nei panni di Laura) e Marco Marzocca (Carlo).