Borse in altalena, perché Perché i listini Cosa farà la Bce sono così volatili? per la crescita?
I listini azionari mondiali hanno avuto un inizio d’anno in perdita e all’insegna della volatilità. La prima settimana ha costretto gli statistici a spolverare cifre che non si vedevano da due secoli: il Dow Jones non perdeva così tanto dal 1897. La «colpa» è stata in gran parte data alle preoccupazioni sull’economia cinese e più in generale dei Paesi emergenti. Ma individuare una e una sola ragione in questi casi è difficile e quasi sempre sbagliato. Nel complesso delle cause che hanno interrotto la tendenza al rialzo c’è il timore per la novità legata al rialzo (anche se per ora simbolico) dei tassi americani e alla preoccupazione, smentita un giorno e rediviva il giorno dopo, che la ripresa non sia poi così a portata di mano La Banca centrale europea continuerà il suo piano di Quantitative easing (acquisto di titoli di Stato e altri strumenti finanziari) simile a quello finito qualche mese fa dalla Federal Reserve Usa e a quello ancora attivo in Giappone. Acquistando titoli la Bce immette liquidità sul mercato e scoraggia possibili attacchi speculativi, con l’intento di aiutare la ripartenza dell’economia e di riportare la dinamica dell’inflazione (oggi ferma) intorno al 2% annuo che viene considerato il traguardo ottimale dell’operazione. Il fatto che lo spread, la distanza di rendimento tra Bund e Btp, non abbia più le impennate che aveva qualche tempo fa nei momenti di tempesta, è dovuto in gran parte a questo attivismo sul mercato della Bce