Corriere della Sera

L’Inps: 510 mila posti fissi in più Gli sgravi spingono l’occupazion­e

Il rapporto sul 2105. I sindacati: è doping. Renzi: «Sul Jobs act polemiche assurde»

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Crescono le assunzioni a tempo indetermin­ato tra Jobs act e sgravi contributi­vi. Sono oltre mezzo milione i contratti fissi avviati in più nei primi 11 mesi dello scorso anno rispetto allo stesso periodo del 2014. E ci sono 1,15 milioni di lavoratori assunti nel 2015 con gli sgravi. Oltre a una crescita pazzesca dei voucher (+67,5% rispetto al 2014). La fotografia del mondo del lavoro la scatta l’Osservator­io sul precariato dell’Inps secondo il quale i nuovi rapporti di lavoro stabili si concentran­o al Nord.

Soddisfatt­o il premier, Matteo Renzi, che scrive su Twitminato ter: «Oltre mezzo milione di posti di lavoro a tempo indetermin­ato in più nel 2015. Inps dimostra assurdità polemiche su Jobs act #avantitutt­a». Critiche, invece, dai sindacati: per la Cgil «lo stimolo all’occupazion­e viene, come dice anche l’Inps, dal doping dell’esonero contributi­vo e non dal Jobs act: la ripresa non c’è». La Cisl, pur riconoscen­do «la scossa positiva», lancia l’allarme sui voucher e chiede al governo «correttivi». E la Uil parla di «metadone» e chiede politiche che promuovano la crescita.

Analizzand­o i dati dell’Inps che esamina i dipendenti privati (esclusi domestici e operai agricoli), tra gennaio e novembre 2015 sono stati stipulati oltre 2,1 milioni di contratti a tempo indetermin­ato (comprese le trasformaz­ioni di contratti esistenti) a fronte di 1.525.000 «cessazioni» con un saldo positivo nell’anno di 584.000 posti fissi. Rispetto al I dati sui dipendenti privati. Cresce il lavoro stabile per chi ha fino a 29 anni 2014, quando il saldo fu positivo solo per 73 mila posti, ora il dato è pari a 510.292 unità, di cui 79.581 trasformaz­ioni a tempo indetermin­ato di rapporti a termine (+25,8%). Ci sono poi 16.337 apprendist­ati che sono diventati contratti stabili (+25,3%), a fronte di 28.532 cessazioni in piu (+1,9%) in questa categoria.

Buone notizie anche per i più giovani: nella fascia di età fino 29 anni, l’incidenza dei rapporti di lavoro «stabili» sul totale dei contratti stipulati è passata dal 24,5% del 2014 al 31,3% del 2015. Nel complesso le assunzioni a tempo indeter-

Lavoro stabile

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