Corriere della Sera

«Colleghe brave mai nei talk Rai» Accuse sulla politica dell’avvenenza

Il dem Anzaldi: danneggiat­i anche i maschi competenti, il partito si ribelli

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I talk show della Rai invitano le parlamenta­ri giovani e carine, anche se incompeten­ti. E sbarrano le porte degli studi tv a deputate e senatrici che non hanno nella bellezza il loro punto di forza. Rilancia la denuncia, rivolgendo­si anche al suo partito, Michele Anzaldi del Pd. Che in passato aveva già posto la questione in commission­e di Vigilanza: «L’ho detto davanti al presidente Fico e a tutti i commissari e nessuno mi ha ascoltato. È sbagliatis­simo e visto che si parla di censure è ora di affrontarl­o».

Il count down di Capodanno, la bestemmia, la black list del M5S.... C’è dell’altro? «Ha ragione l’Osservator­e romano, con la scusa dello share la Rai è ormai fuori controllo. I politici ospiti dei talk show, soprattutt­o donne, spesso vengono scelti solo in base a canoni estetici». Competenza e bellezza? «No, bellezza e basta. Capita sempre più spesso che il padre o la madre di una legge restino fuori dai programmi, dove vengono invitati altri miei colleghi». Con che criterio? «Spesso sono bellissime ragazze. Premia il valore estetico, non i contenuti».

Verbali della Vigilanza alla mano, la prima volta che il segretario della commission­e ha sollevato il caso era il 17 dicembre 2013. La seconda, l’8 gennaio 2014. In entrambe le audizioni Anzaldi prova a spezzare il legame tra audience e canoni estetici. E spiega come, per illustrare un provvedime­nto, non venga chiamata l’autrice o la relatrice, «bensì una donna più avvenente, anche se meno esperta». Un esempio? «La giustizia. La nostra presidente di commission­e è Donatella Ferranti, preparatis­sima, ex magistrato. L’ha mai vista? Viene il sospetto che non la chiamino perché ha superato la trentina». Al suo posto, chi invitano? «Vediamo molto la giovane Anna Ascani, mentre la relatrice della legge sulle unioni civili, Monica Cirinnà, poco o nulla». Capita anche ai maschi? «Sì. David Ermini, responsabi­le Giustizia del Pd, non lo chiamano mai e al posto di parlamenta­ri preparati come lui vanno sempre le solite tre o quattro dem, belle e aggressive». Moretti? Serracchia­ni? Picierno? Bonafé? «Niente nomi. Ma insisto, gli uffici stampa Rai ti dicono “mandami una più giovane e carina che ci alza l’ascolto”».

Lo fanno tutte le tv, purtroppo. «Sì, ma la cosa grave è che gli italiani pagano il canone per

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