AL RISPARMIO SERVE UNA TUTELA AFFIDABILE
Banche Dopo il caso degli istituti che hanno venduto obbligazioni subordinate, si sente l’esigenza di un controllo davvero efficace da parte di Consob: chi compra titoli deve essere informato dei rischi La fiducia è indispensabile per gli investitori
Dopo quella delle Poste, la quotazione delle Ferrovie è il prossimo, grande passo che attende il governo lungo la strada delle privatizzazioni. Per quanto l’orientamento prevalente sia quello di mettere direttamente sul mercato la holding del gruppo e di farlo entro l’anno, ancora non sono del tutto certi né i tempi né l’ampiezza dell’operazione.
Ciò che, invece, si può dire sin d’ora è che condizione necessaria per il successo dell’operazione sarà il gradimento degli investitori stranieri, a sua volta largamente condizionato dal grado di sicurezza nella tutela del risparmio offerto dal nostro mercato.
Del resto, cosa dice, l’articolo 47 della Costituzione? «La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme…. Favorisce l’accesso del risparmio popolare… al diretto e indiretto investimento azionario…». Nel rispetto di questo principio, la recente legge di Stabilità ha istituito un Fondo di solidarietà a favore dei risparmiatori colpiti dalla crisi di Banca Etruria, Banca delle Marche, Cariferrara, Carichieti.
Si sta parlando, come noto, dei risparmiatori ai quali le quattro banche avevano venduto le ormai famose «obbligazioni subordinate». Obbligazioni che danno sì rendimenti più alti delle obbligazioni ordinarie ma che, proprio per questo, in caso di fallimento della banca, prevedono un rimborso solo successivo — e quindi «subordinato» — ai crediti dei dipendenti, dei correntisti e dei sottoscrittori di obbligazioni ordinarie.
Sarà un collegio arbitrale costituito presso l’Autorità nazionale anticorruzione ad accertare le responsabilità e a definire, caso per caso, gli eventuali indennizzi. Il tutto in tempi certi e abbastanza contenuti: quattro mesi per i risparmiatori per presentare la domanda d’indennizzo, altri tre mesi che potranno diventare al massimo quattro per la decisione del collegio arbitrale.
La vicenda si avvia, così, a una soluzione certamente non indolore ma ragionevole.
L’emissione di obbligazioni subordinate è una pratica del tutto legittima. Sui mercati finanziari si comprano e si vendono titoli con ogni livello di rendimento e ogni corrispondente livello di rischio. Lo sanno bene i risparmiatori di mezzo mondo, compresi tanti italiani, che a suo tempo comprarono bond argentini e, dopo avere per anni incassato altissimi rendimenti, rimasero
Obiettivo In vista delle future privatizzazioni, bisogna creare un contesto che favorisca i capitali esteri Mercati e finanza Alla Commissione nazionale per le società e la Borsa spetta vigilare sulle negoziazioni
infine intrappolati dal fallimento dichiarato dallo Stato sudamericano. Esistono, si comprano e si vendono persino titoli esplicitamente definiti «spazzatura».
L’importante è che siano rispettate due precise condizioni: che chi compra i titoli sia pienamente informato che all’alto rendimento si associa un altrettanto alto rischio, sino al punto di poter perdere gran parte o tutto il capitale investito; che chi compra possa permettersi di sopportare le perdite a cui va incontro, anche nel peggiore dei casi.
Vigilare e garantire che queste due garanzie siano assicurate compete alla Commissione nazionale per le società e la borsa, la Consob.
Sarà importante avere tutti gli elementi per giudicare se nel caso delle obbligazioni subordinate delle quattro banche ci siano state responsabilità della Commissione presieduta da Giuseppe Vegas. Intanto, dopo lunghissimi mesi di attesa, è da salutare con soddisfazione la prossima entrata in carica dei due commissari mancanti per riportare a cinque il collegio della Commissione.
La piena ed affidabile tutela dei risparmiatori e, a questo fine, la presenza di un’efficiente e autorevole autorità di controllo non sono indispensabili solo sul piano interno. Esse, è bene ripeterlo, sono condizione necessaria se si vuole che i risparmi stranieri scelgano l’Italia.